La Tomografia Computerizzata ''Cone Beam'' (CBCT) nella pianificazione e nel monitoraggio dei trattamenti percutanei di termo-ablazione con microonde delle neoplasie epatiche
Vantaggi e svantaggi: confronto con la radiofrequenza
Il trattamento mediante radiofrequenze è attualmente la modalità di termoablazione più diffusa, tuttavia l'utilizzo delle microonde sta andando incontro ad una diffusione sempre maggiore. Entrambe le modalità si sono rivelate sicure, efficaci e semplici da utilizzare, tuttavia l'ablazione con microonde presenta alcuni vantaggi rispetto a quella con radiofrequenze:
- Le microonde garantiscono un'efficienza di riscaldamento nettamente superiore, grazie alla capacità di propagarsi attraverso il tessuto e di agire direttamente su tutto il volume raggiunto dalla radiazione, con ritardi di propagazione del tutto trascurabili.
Situazione molto differente da quella delle correnti RF, che scaldano direttamente (per effetto Joule) soltanto la zona di tessuto strettamente adiacente all'elettrodo attivo e la propagazione del calore verso le regioni contigue avviene in modo più lento, in virtù della conduzione termica intra-tissutale.
Tale maggiore velocità di riscaldamento comporta, da un lato, la riduzione della durata del trattamento termoablativo (meno della metà rispetto alle RF), dall'altro, si riduce consistentemente l'effetto di drenaggio di calore (heat sinking) dovuto al transito di fluidi corporei, che nella RF rende difficile l'ottenimento di una necrosi coagulativa completa e omogenea in prossimità di grandi vasi sanguigni. Considerando la ricca vascolarizzazione di alcuni organi, è molto frequente che una neoplasia possa trovarsi in prossimità di un grosso vaso, con la conseguente perdita di efficacia del trattamento e aumento del rischio di recidiva.
Le microonde, quindi, sono di prima scelta nel trattamento di lesioni localizzate vicino ai vasi di grosso calibro (> 3 mm) e/o con un diametro superiore a 3 mm.
- Contrariamente alle radiofrequenze, che s'incanalano in preferenza lungo percorsi a bassa resistenza elettrica, le microonde possono propagarsi anche attraverso il vuoto oppure attraverso materiali isolanti, ciò porta ad una distribuzione omogenea del calore, quindi ad una maggiore uniformità della necrosi, che non risulta intaccata dalla marcata variabilità locale nella resistività dei tessuti. Le microonde sono assai meno sensibili alla dissipazione di calore, riuscendo a penetrare in profondità anche in tessuti a bassa conduttività come polmone e ossa.
Un altro fenomeno, che interessa la conduttività dei tessuti, si verifica durante l'ablazione con radiofrequenze, quando il riscaldamento della lesione supera temperature di 100°C e determina evaporazione dell'acqua e carbonizzazione, che causano un aumento dell'impedenza a ridosso della zona di necrosi, costituendo un ostacolo alla propagazione delle correnti elettriche con conseguente riduzione della produzione di calore.
Nell'ablazione con microonde, nonostante la temperatura resti costantemente >100°C è garantita la necrosi coagulativa del tessuto neoplastico nell'intero volume di ablazione.
- Mentre nell'ablazione con RF è necessaria una piastra di dispersione applicata al paziente, che va a chiudere il circuito, nell'ablazione con microonde non vi è alcun circuito elettrico. Infatti, l'applicatore è un'antenna, che non richiede altri dispositivi e che opera in modo localizzato. Ciò tutela gli organi situati a distanza dalla zona candidata al trattamento ablativo (28) e rende conto dell'annullamento del rischio di ustione cutanea da mal aderenza dei grounding pads, dell'innocuità del trattamento in presenza di pacemaker o altri dispositivi a rischio d'interferenza elettromagnetica e del minore dolore post-ablazione dovuto alla ridotta stimolazione a largo raggio delle terminazioni nervose del paziente, che non è più soggetto a correnti elettriche. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
La Tomografia Computerizzata ''Cone Beam'' (CBCT) nella pianificazione e nel monitoraggio dei trattamenti percutanei di termo-ablazione con microonde delle neoplasie epatiche
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Informazioni tesi
Autore: | Alessandro De Martino |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Università degli Studi dell'Insubria |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Medicina e Chirurgia |
Relatore: | Carlo Fugazzola |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 108 |
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