La responsabilità sociale d'impresa e il caso IKEA

Ora cerchiamo di esaminare chi tipo di contributo economico può dare l’introduzione di politiche di responsabilità sociale all’interno dell’azienda: infatti in alcuni casi, le azioni e l’utilizzo di strumenti etici possono risultare come un contributo positivo alle performance aziendale, in altri casi difficilmente si può avere una valutazione attendibile dei suoi eventuali ritorni economici, in altri casi ancora le forme di RSI e performance economiche posso entrare, almeno nel breve termine, in conflitto.

Iniziamo a parlare dei costi. Essendo le modalità di applicazione della responsabilità sociale e ambientale assai varie, avremo di conseguenza un ampio panorama di possibili costi legati ad esse. Ecco alcune categorie:

1. Investimenti posti in atto per rispondere ad attese di tipo ambientale o sociale che vanno a pesare sulle quote annuali di ammortamento. E’ il caso di quelle azioni, poste in misura superiore a quanto richiesto dalla legge, per contenere il livello di inquinamento dell’aria o dell’acqua causate dal processo produttivo;
2. Incremento dei costi legato alla soddisfazione delle richieste degli stakeholder, come ad esempio l’aggiunta di servizi aggiuntivi per i clienti, o l’utilizzo i materie prime acquistate verso particolari tipi di fornitori (commercio equo e solidale, ad esempio);
3. Utilizzo a fine di RSI di risorse aziendali non monetarie, come la deviazione dei dipendenti verso attività socialmente utili durante l’orario di lavoro, oppure la messa a disposizione di enti no-profit di attrezzature e impianti;
4. Impiego di tempo dell’alta direzione e dei manager di medio livello rivolto a problemi connessi alla responsabilità sociale, tempo così sottratto allo svolgimento di altre attività.
5. Limitazione delle alternative strategiche. Scegliendo infatti di perseguire una linea di comportamento collegata alla responsabilità ambientale e sociale, l’impresa si limita nell’entrata “in certe aree di business poiché caratterizzate da processi produttivi inquinanti, da un alto grado di corruzione, da prodotti e servizi giudicati non etici (armi, alcolici, pesticidi, ecc.); operare investimenti a fini produttivi e/o commerciali in aree geografiche ritenute incompatibili per motivi politici, culturali e giuridici (vio­lazione dei diritti umani, alti livelli di corruttela, ecc.); stringere alleanze con partner considerati non etici, e così via.” (Molteni 2004).

Già da questa breve elencazione, entra in gioco la problematica principale riguardante gli influssi economici delle azioni di RSI: la misurazione.