Qualità del sonno in Terapia Intensiva: indagine trasversale sulla percezione dei pazienti
Valutazione della qualità del sonno in Terapia Intensiva
Allo scopo di stabilire un piano di assistenza personalizzato, finalizzato alla promozione e soddisfacimento del bisogno di sonno e riposo, è necessaria una valutazione sistematica della qualità del sonno. Questa risulta essere impegnativa all'esordio di stati patologici acuti, traumi o durante il periodo post-operatorio. In condizioni stabili, il team di Terapia Intensiva può facilmente valutare l'impatto che i fattori ambientali, farmaci e le attività assistenziali hanno sul sonno.
La valutazione del sonno può essere suddivisa in oggettiva, comportamentale e soggettiva.
Tecniche di valutazione oggettiva prevedono l'utilizzo di metodiche diagnostiche quali la polisonnografia (PSG), considerata il gold standard e ampiamente utilizzata come metodica di valutazione del sonno, ma che risulta essere di difficile utilizzo in un setting di cure intensive per accesso ed economicità. Rispetto alla PSG, l'actigrafia e il Bispectral Index (BIS) risultano essere strumenti di più facile impiego.
Metodi di valutazione soggettiva, che comprendono le osservazione da parte dell'equipe infermieristica e le percezioni riferite dal paziente, risultano essere mezzi più pratici per la valutazione della qualità del sonno e dell'efficacia degli interventi su di esso. L'utilizzo dei dati raccolti relativi alla percezione del paziente rispetto al proprio sonno risulta no essere migliori in quanto è possibile comparare la qualità e quantità del sonno prima e dopo l'evento patologico acuto. L'utilizzo di diari del sonno, scale visuo-analogiche (VAS) e questionari con item relativi al sonno risultano essere ampiamente utilizzati in molti studi, ma, molto spesso, possono rivelarsi difficili da attuare al di fuori di un Clinical Trials. La valutazione della qualità del sonno abituale in un ambiente normale, può aiutare lo staff sanitario nel distinguere i disturbi del sonno propri del paziente o legati all'ambiente ospedaliero.
Sebbene le misurazioni oggettive possano differire dalla percezione che il paziente ha del proprio sonno, l'osservazione comportamentale del ciclo sonno-veglia nelle 24h e la rilevazione dei fattori fisici e psicologici (es. rumore, dolore, ansia) risultano essere fondamentali nello sviluppo di un piano assistenziale che guardi al paziente nella sua globalità.
La tabella 2.3 descrive alcuni esempi di valutazione delle suddette categorie e la loro applicabilità nel setting di Terapia Intensiva.
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Qualità del sonno in Terapia Intensiva: indagine trasversale sulla percezione dei pazienti
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Informazioni tesi
Autore: | Gianmarco Trincone |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi di Roma Tor Vergata |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Infermieristica |
Relatore: | Assunta Guillari |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 87 |
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