La produzione di idrogeno per via nucleare: proposta di un possibile scenario energetico per il settore dei trasporti

L' “Uranium 2007: Resources, Production and Demand” è un lavoro congiunto fra NEA/OECD ed International Atomic Energy Agency – IAEA con lo scopo di analizzare nel dettaglio l'andamento della risorsa basandosi sulle informazioni ufficiali (raccolte dalla IAEA) circa i consumi e la produzione di 40 stati nel mondo. Nell'edizione del 2007, infatti, sono riportati alcuni dati specifici circa le quantità di uranio disponibile, e circa le ricerche di nuovi giacimenti di uranio. In aggiunta, dati relativi all'offerta e alla domanda con stime fino al 2030 sono stati inseriti. Secondo tale studio, sulla base dei dati relativi alla produzione di energia elettrica da fonte nucleare, l'uranio al momento disponibile (considerando i giacimenti noti e quelli “molto probabili”) potrebbe essere sufficiente a coprire i bisogni per i prossimi 100 anni. Sulla base di nuovi calcoli si stima che è possibile estrarre a meno di 130 dollari/kg circa 5.5 milioni tonnellate (rispetto ai 4.7 milioni stimati nel 2005), tale aumento è dovuto sia alla scoperta di nuovi giacimenti sia alla riconsiderazione di giacimenti che finora non erano valutati economicamente interessanti. Anche per l'Uranio, il totale delle risorse mondiali è collegabile ai prezzi: infatti, i recenti aumenti del prezzo dell'uranio hanno stimolato nuove campagne esplorative che dovrebbero portare nei prossimi anni all'apertura di nuovi giacimenti e dunque all'aumento delle quantità di uranio disponibili. Nel 2006 la produzione mondiale di uranio è stata di 39603 tonnellate, tale da soddisfare soltanto il 60% circa della richiesta dei 435 reattori commerciali nucleari in funzione. Infatti la richiesta totale nel 2006 è stata di 66500 tonnellate e la differenza è stata colmata da “fonti secondarie” (lo smantellamento di oltre 12000 testate nucleari e il riarricchimento di uranio depleto).