Catalogazione delle schermature solari, analisi della loro influenza su un modello ideale e su un edificio esistente con validazione dei metodi di calcolo

La funzione di protezione solare, affidata alla schermatura, . notevolmente influenzata dalla sua collocazione rispetto ai raggi solari. La normativa vigente, UNI EN 13363-1/2, infatti, propone per le varie tipologie di installazione formule di calcolo della prestazione solare differenti.
I parametri relativi alla comprensione della fenomenologia rilevante sono quelli tipici delle vetrate, anche se applicati a materiali traslucidi e opachi con cui si realizzano appunto gli schermi.
La radiazione solare, nella sua componente spettrale completa, occupa una vasta porzione dello spettro elettromagnetico, tipicamente compresa tra 280 (ultravioletto B) e 2500 nm (medio infrarosso). La porzione visibile di tale spettro rappresenta, poi, solo una piccola parte tra le lunghezze d'onda di 380 nm (ultravioletto) e fino ai 770 nm (Infrarosso vicino). La relativa trasparenza selettiva della maggior parte delle vetrate permette quindi il passaggio della radiazione solare infrarossa solo nelle lunghezze d'onda pi. corte, mentre risulta opaca a quelle pi. lunghe. Questo aspetto provoca l'effetto serra e determina incredibili incrementi di temperatura nei locali vetrati esposti alla radiazione solare. Una buona progettazione deve tenere in debita considerazione questi aspetti termodinamici e prevedere un sistema di regolazione dei flussi solari in ragione delle destinazioni d'uso dell'edificio e dei bilanci energetici desiderati, in modo da non sovradimensionare o sovraccaricare il sistema di condizionamento previsto, con notevoli aumenti dei costi di gestione energetici.
In particolare questa norma specifica un metodo semplificato per determinare la trasmittanza totale dell’energia solare di un sistema di protezione solare abbinato a una vetrata.