L'importanza degli intangibles: il caso Brunello Cucinelli spa
Un nuovo strumento: il bilancio degli intangibili
Mentre gli intangibili "strutturali" non sono iscritti in bilancio poiché non consentono una distinta rilevazione e valutazione, gli intangibili specifici li ritroviamo nel documento consuntivo perché si tratta di beni identificabili, quantificabili e valutabili. L'OIC 24, emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dal Consiglio Nazionale dei Ragionieri, statuisce che le immobilizzazioni immateriali sono iscritte nell'attivo dello stato patrimoniale se si riferiscono a costi effettivamente sostenuti, che non esauriscono la propria utilità nell'esercizio di sostenimento, e manifestano una capacità di produrre benefici economici futuri. Detti costi devono poter essere identificati in modo separato e attendibilmente quantificati. Non è quindi consentita la capitalizzazioni di intangibili acquisiti a titolo gratuito.
L'iscrivibilità di tali oneri è subordinata innanzitutto all'accertamento dell'utilità futura demandato agli amministratori e agli organi di controllo ma, spesso l'utilità pluriennale è giustificabile solo in seguito al verificarsi di condizioni gestionali, produttive e di mercato che al momento del sostenimento dei costi possono essere solo presunte.
Accertata l'utilità futura, bisogna porsi il problema se c'è l'obbligo o la facoltà di iscrivere detti costi in bilancio. Se si tratta di quei beni soggetti a tutela giuridica e per l'avviamento, l'iscrizione è obbligatoria. Se si parla invece di costi di impianto e ampliamento, e costi di ricerca, sviluppo e pubblicità, caratterizzate da un alto grado di aleatorietà, dovrebbe prevalere il principio della prudenza, pertanto l'iscrizione per questa categoria di costi in bilancio costituisce una facoltà. I valori degli intangibles vanno iscritti nell'attivo dello Stato patrimoniale tra le immobilizzazioni, classe B, sottoclasse I, con separata indicazione di quelle concesse in locazione finanziaria. Il valore originario d'iscrizione è costituito dal costo di acquisto o di produzione, a seconda se il bene è stato acquistato da terzi, inclusi gli oneri accessori, o prodotto internamente, tenendo in considerazione tutti i costi direttamente imputabili e una quota ragionevole di costi indiretti. Il costo d'iscrizione non può eccedere il valore recuperabile, cioè il maggiore tra il presumibile valore di realizzo (ammontare che può essere ricavato dalla cessione del bene sul mercato) ed il suo valore in uso (valore attuale dei flussi di cassa attesi futuri attribuibili all'utilizzazione dell'immobilizzazione). Da tale valore deve poi essere scorporata la quota di ammortamento riferita all'anno, per iscrivere il bene al netto dell'ammortamento in bilancio.
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L'importanza degli intangibles: il caso Brunello Cucinelli spa
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Informazioni tesi
Autore: | Antonio Maringolo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università Politecnica delle Marche |
Facoltà: | Economia e amministrazione delle imprese |
Corso: | Economia aziendale |
Relatore: | Marco Giuliani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 33 |
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