Genitori per sempre. Riflessioni pedagogiche sulle relazioni familiari con particolare attenzione alla funzione paterna
Un nuovo noi: la nascita di un figlio
Alla prima fase del ciclo di vita, che vedeva la formazione della coppia e la sua legittimazione con il matrimonio, sussegue una seconda fase caratterizzata dal passaggio dalla diade coniugale alla triade familiare, che richiede una ridefinizione da parte della coppia della sua identità, divenuta in modo permanente identità genitoriale (e quindi famiglia), ma anche una ridefinizione da parte delle famiglie d’origine ove si assumerà il ruolo nuovo e importantissimo di nonni. Si diventa genitori già nel momento del concepimento.
L’uomo solitamente impiega più tempo a comprendere il cambiamento in atto perché lo vive dal “di fuori”, mentre la donna, vivendo la gravidanza in prima persona, sente già dentro di sé che la sua vita sta cambiando (e anche il suo corpo).
Diventare genitori rappresenta comunque per entrambi una tappa difficile da affrontare, in cui si vive una “crisi evolutiva” che mette i coniugi nella condizione di rielaborare il proprio vissuto infantile riguardante soprattutto le loro figure genitoriali “modello”, per poterle poi imitare (e rivisitare) nel loro personale percorso.
C’è da sottolineare che la maternità e la paternità sono da sempre tappe di vita che si presentano e vengono vissute in modo differente nella coppia: mentre per la donna diventare madre incarna un fenomeno biologicamente determinato e radicato nella stessa identità femminile, per l’uomo diventare padre implica qualcosa di più arduo, qualcosa da costruire nonostante anch’egli, come la donna, sia stato accudito, cresciuto e poi “diviso” da una madre.
Durante la gravidanza, le paure femminili sono contenute dalla presenza del marito (padre), che ha il compito di far sentire la sua compagna protetta e al sicuro da qualsiasi tipo di preoccupazione.
Non mancheranno gli altalenanti stati d’animo della gestante, che, se non ben supportati, potranno portare la stessa a vivere questa fase del ciclo di vita in modo negativo, con inevitabili ripercussioni sul feto e sulla relazione coniugale.
La futura madre, più del futuro padre, vive una regressione sotto molti punti di vista, tanto da condurre il compagno a dover svolgere spesso il ruolo di genitore piuttosto che di marito; questa situazione, se da un lato potrà sembrare difficile e innaturale, dall’altro gli permetterà di rafforzare inconsapevolmente quello che sarà il suo futuro ruolo: di papà.
Questa fase vitale quindi è molto importante per la coppia, perché metterà alla luce i frutti della sua maturità: la gravidanza, introducendo nel nucleo un terzo elemento che andrà inevitabilmente a creare modificazioni negli spazi fisici e affettivi costruiti dai partner fino a quell’istante, porterà gli stessi a dover costituire un “nuovo noi” che includerà anche il compimento del loro amore (il figlio) senza però mai dimenticarsi l’uno dell’altra come coniugi, poiché la cura del legame sarà anche un beneficio per i figli che nasceranno.
Solo i genitori che vivono un buon rapporto di coppia garantiscono ai loro figli sia un clima positivo che un valido modello di coppia.
La nascita di un figlio ha bisogno di fondamenta e stabilità che possono esserci solo se è stata affrontata in modo maturo e responsabile la precedente tappa del ciclo di vita: la formazione della coppia.
La maturità della fase antecedente la genitorialità, quindi, rappresenta il fulcro del perdurare della famiglia stessa soprattutto in queste situazioni difficili, poiché il periodo antecedente il parto non riguarda solo l’attesa di un figlio, ma anche la “nascita” di una madre e di un padre che dovranno, insieme, rafforzare il loro legame “a due” per essere in grado di cambiare la loro vita, per sempre in tre. [...]
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Genitori per sempre. Riflessioni pedagogiche sulle relazioni familiari con particolare attenzione alla funzione paterna
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Informazioni tesi
Autore: | Manuela Durinzi |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università degli Studi di Macerata |
Facoltà: | Scienze dell'Educazione |
Corso: | Scienze pedagogiche |
Relatore: | Massimiliano Stramaglia |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 59 |
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