La salute: uno stile di vita. Dalla medicina alla pedagogia per una visione sistemica

Le strategie e le azioni messe in atto dal Piano Nazionale Alcol e salute (PNAS) hanno portato il loro frutto. Infatti, è stato confermato “il calo dei consumi fuori pasto dei giovanissimi maschi di 14-17 anni, già rilevato a partire dal 2006”; è stato confermato “tra i giovani studenti di 15-19 anni dell’indagine ESPAD la diminuzione degli atteggiamenti di tolleranza nei confronti dell’ubriachezza e dell’abuso, già in atto da qualche anno”; l’indagine ESPAD per la prima volta ha evidenziato “un calo nella prevalenza dei giovani studenti che si sono ubriacati almeno una volta nella vita o negli ultimi 12 mesi … Appare in lieve calo a partire dal 2006 la percentuale dei nuovi utenti al di sotto dei 20 anni in trattamento nei servizi alcologici”.

“Per il consolidamento di questi dati positivi occorre lavorare - sottolinea la Relazione – tenendo conto della grande importanza che la legge 125/2001 riconosce alle esigenze della prevenzione”. Ovviamente, “la prevenzione fra i giovani resta un obiettivo prioritario, anche in relazione alla necessità di fare prevenzione per la futura società, perché i comportamenti scorretti precocemente acquisiti tendono a persistere in età adulta, con un impatto negativo per la salute e la sicurezza.

Gli adulti hanno una particolare responsabilità in questo senso”. E “gli alti costi tangibili e intangibili che derivano dal consumo dannoso di alcol giustificano ampiamente adeguati investimenti nella prevenzione da parte di tutte le istituzioni e i soggetti che possono avere un ruolo utile” .

Fare prevenzione per la futura società
Abbiamo sottolineato la correlazione che c’è tra stile di vita e salute, abbiamo analizzato come uno stile di vita si genera all’interno di una Cultura e abbiamo anche compreso la grande attinenza tra l’atto educativo e il generare Cultura. Si è così delineato il cammino che dalla pedagogia porta alla medicina e dalla medicina riconduce alla pedagogia lungo la via su cui si esprime la vita dell’uomo: la Cultura.

Lungo questo percorso possiamo far vivere ed evolvere l’uomo. Infatti, se “per Cultura si intende ciò con cui l’uomo trascende da quanto è determinato e appreso, la Cultura è il Moto in Avanti dell’uomo, quella forza motrice e vitale che permette all’uomo di evolvere. Cultura, perciò, è sinonimo di Vita”. E la vita, ogni vita è affidata alle cure della medicina. Ogni individuo è affidato al medico, nelle cui mani l’uomo nasce: quella è la sua prima culla; e ogni vita termina certificata dalle mani di un medico: sono quelle mani che conducono la vita di ogni uomo.

La scienza medica è perciò l’adulto alla cui responsabilità vogliamo affidare il progetto di vita dell’uomo, un progetto affidato ad una lifelong education, un’educazione permanente con cui generare una Cultura autenticamente umana.