"La luce di un ripensamento incessante": Raffaele La Capria, scrittore del poi
Un «doloroso capire tutte le cose»: l'ultimo romanzo possibile
Ad ottant'anni compiuti, La Capria si sente, come il ragazzo di Un giorno d'impazienza, «uno scrittore eternamente incipiente» che scrive ogni libro come se non avesse «nessuna esperienza».
Naturalmente egli sa benissimo di aver progressivamente raggiunto, complici l'anagrafe e l'esperienza professionale, una maturità che gli permette di osservare la realtà con uno sguardo svincolato da qualunque logica precostituita.
Fin qui si è cercato di comprendere perché abbia trovato questa libertà fuori dall'istituto del romanzo, motivare la sua disillusione nei confronti del genere-romanzo che ha radici tanto nell'insoddisfazione personale (Amore e psiche, il romanzo abiurato) quanto nella consapevolezza critica di aver attraversato un secolo dominato da fibrillazioni sperimentali non conformi al suo senso comune.
Quando Goffredo Fofi parla di “romanzo involontario” riferendosi ai libri più tardi, intende tracciare la strada che lo scrittore ha trovato per continuare a frequentare il genere, senza mai produrre un vero e proprio romanzo novecentesco come poteva esserlo Ferito a morte, il testo da cui ogni cosa si genera.
Non si ravvede, però, una frattura insanabile tra i due momenti della carriera, perché l'opera omnia di La Capria è «un qualcosa che si può davvero concepire come un tutto che si tiene» poiché ogni suo libro è in stretta e indissolubile relazione con gli altri.
Questo ultimo crocevia nella carriera, «dove incandescenti vicende personali, riguardanti il corpo e l'eros, l'amicizia e la malattia, diventano, da testimonianza, meditazione sull'esistenza di ognuno», è il territorio in cui «la lunga traccia autobiografica, filigrana dell'opera di La Capria, inesausto autocommento all'opera e alla vita, diventa, in figura e in lettera, affresco di umane vicende» e una «commedia umanissima che riguarda lo stato delle anime su questa terra, una rappresentazione […] di una giovinezza esperta o, che è lo stesso, da un'esperienza traboccante di gioventù».
Questo brano è tratto dalla tesi:
"La luce di un ripensamento incessante": Raffaele La Capria, scrittore del poi
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Informazioni tesi
Autore: | Lorenzo Ciofani |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Lettere |
Corso: | Italianistica, Culture letterarie europee e Scienze linguistiche |
Relatore: | Alberto Bertoni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 156 |
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