Aspetti del diritto ''ecclesiastico'' in Carignano in età moderna
Un corso di studi per gli studenti di Carignano ormai introvabile: il testo rarissimo “Philosophiae Carinianensis”di padre Ballada
Poco dopo il Della Chiesa, ancora nel corso del XVIII secolo, alcuni altri antichi autori pubblicarono cenni storici su Carignano. Il primo in ordine di tempo fu il Padre Giovanni Pietro Balada (o Ballada), autore di un testo che è eufemistico, oggi, definire rarissimo, dal titolo, ex magni Pra[e] sertim S. Patris Augustini Authoritate, & Doctrina, Bipartiti Integri Cursus A Fr. Io. Pietro Balada de Cariniano Congr. Augustin. Obs. Lomb. Theologo Patrij Conventus Priore, Ibique S. Officij Vicario, sub auspiciis Illustrissimi Domini Bernabovis Maynerii Patritij Laudensis, I. U. D. Collegiati, Magni Laudae Consilij Decurionis Perpetui.
Dell’opera comparve la Prima Pars, cum summulis logicam, et octo libros physicorum deque his 35. Complectens problemmata, & indicem, Carmagnoliae, ex tipographia Blasij Cayre, 1677 e dopo due anni la Secunda Pars, Libros de Caelo, & Mundo, de Meteoris,de Generatione, & Corruptione, de Anima, & Metaphysicam, de que his XXII. Continens Problemmata, & Indicem, Augustae Taurinorum, Typis Haeredum Ianelli, 1679.
Nella prefazione della parte prima s’incontrano cenni storici sulla città e notizie su famiglie residenti in Carignano da antica data, con particolare riguardo ai Provana. Quanto edito della seconda parte è interamente dedicato alla storia di alcune tra le principali famiglie nobili e notabili di Carignano, perlopiù non originarie della città e giuntevi a partire dal Cinquecento e, in particolare degli Agondis, de Anna, Bertelli, Blasio, Borda, Bramante, Buniato, Canonico, Cerruti, Cervini, Chiais, Dotta, Fea, Ferrero, Gabbia, Gallo, Gianazzo, Guerillo, Longaragno, Martini, Messerati, Mola, Oytana, Pistonati, Provana, Peracchia, Perreta, Preando, Rosa, Scaparone, Schina, Ulliero, Valsania, Vernone. Si tratta di nomi che nella storia religiosa carignanese ricorrono con una certa continuità, per avere dato religiosi, monache e per avere attivamente partecipato alla vita devozionale locale anche in seno alle confraternite.
Vi sono, inoltre, alcune aggiunte alle notizie già pubblicate nel 1677 sui Provana (Provana di Collegno e Provana di Frossasco in particolare). Per alleanza matrimoniale o altri motivi sono inoltre menzionate le famiglie, o loro singoli rappresentanti: Albrione di Rorà, Arborio, Berta di Avigliana, Biandrate Aldobrandino di San Giorgio, Ferrero (da Savigliano), Gastaldo (da Villastellone), Lascaris, Morozzo, Orsini di Rivalta, Robbio, Romano da Scarnafigi, Sormani (milanesi), Tapparelli di Genola, Vassallo di Favria.
L’autore rivela costante attenzione a porre in luce l’appartenenza alle diverse famiglie di cui parla di personaggi religiosi e i suoi pur stringati appunti rivelano di essere una fonte di non banale interesse anche ai fini della storia religiosa locale.
La rarità dell’opera del Balada è, come già accennato, proverbiale: il titolo, facendola stimare quale un semplice corso di studi per gli scolari carignanesi ne ha fatto, probabilmente, sottovalutare l’interesse e ha influito negativamente sulla sua conservazione.
Attualmente nelle biblioteche italiane, nelle quali la schedatura “elettronica” si può considerare ormai vicina alla completezza, ne è schedata una sola copia, della Pars Prima (posseduta dalla Biblioteca Reale di Torino), mentre la Pars secunda non compare in alcun modo.
Sappiamo, tuttavia, che la Pars Prima era posseduta anche dalla Biblioteca Civica di Torino mentre la Biblioteca Reale possedeva anche l’unica copia nota in raccolte pubbliche della Pars Secunda, forse non ancora inserita nel catalogo elettronico trattandosi di una brossura di poche pagine.
Si deve aggiungere che l’ opera del Balada non è posseduta, si può dire, da nessuna delle principali biblioteche d’Europa (il che in questo campo significa, probabilmente, del mondo), come agevolmente si può rilevare attraverso il sito https://www.ubka.uni-karlsruhe.de/kvk.html che, con una sola interrogazione della banca dati , consente di esplorare le raccolte di gran parte dei poli bibliotecari nazionali a livello europeo, con l’ aggiunta di quelli statunitensi , canadesi e australiani.
Di fronte a tanta rarità, si è ritenuto opportuno riprodurre in Appendice copia integrale anastatica almeno della Pars Secunda, ricca di informazioni su famiglie da cui uscirono, come si è detto rapresntanti del clero secolare e regolare e anche specifici cenni su alcuni di coloro dei quali vi è cenno in questa Tesi, con riferimento a talune controversie.
Il Ballada, oltre ai tasselli biografici che si possono ricavare sin dal titolo della Philosophiae Carinianensis (vale a dire che era carignanese, dottore in teologia, frate agostiniano e vicario del Sant’Officio in Carignano) è ricordato anche per avere scritto raccolte di versi.
Costanti furono le controversie tra lui e il Prevosto Mola che anche nei confronti degli Agostiniani intendeva garantire la primazia della Parrocchia.
Questo brano è tratto dalla tesi:
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Informazioni tesi
Autore: | Alberto Ermanno Mola Di Nomaglio |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Enrico Genta |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 540 |
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