Quale rappresentanza per quale lavoro? Il sindacato italiano di fronte al lavoro che cambia.
Tutela e rappresentanza sindacale
Nati come organizzazioni di lavoratori qualificati (di mestiere) in difesa del loro potere di mercato, i sindacati diventano i principali protagonisti del conflitto che caratterizza la società moderna: quello tra interessi dei datori di lavoro e interessi dei lavoratori dipendenti. L’esperienza sindacale si afferma progressivamente in relazione allo sviluppo dei processi di industrializzazione.
La tutela sindacale, perseguita attraverso l’iniziativa dei sindacati in un continuo negoziato con le controparti, consiste nell’insieme degli istituti e delle norme che regolano il rapporto di lavoro dipendente. Questa tutela riguarda quindi gli interessi funzionali dei lavoratori (salario/orario/condizioni fisiche/diritti personali e sindacali) che si estendono però oltre il mero rapporto di lavoro interessando anche la vita sociale dei lavoratori (Baglioni, 2008).
Al di là delle diversità dei contesti nazionali, la funzione di rappresentanza degli interessi dei lavoratori si concretizza prevalentemente nell’attività negoziale della contrattazione collettiva, grazie alla quale l’organizzazione sindacale si pone come interlocutore delle controparti operando a nome e nell’interesse dei lavoratori (Baglioni, 2008; Mingione & Pugliese, 2010). Per i sindacati industriali lo strumento fondamentale (in alcuni casi esclusivo) di azione e di rappresentanza è costituito dalla contrattazione collettiva ed è attraverso la sua diffusione che queste organizzazioni hanno affermato il loro ruolo e il loro potere (Cella G. P., 2004).
Per il sindacato, la base della rappresentanza (chi si vuole rappresentare) può essere molto diversa per ampiezza o omogeneità degli interessi. Per ciò possiamo distinguere fra un sindacalismo di mestiere e un sindacalismo di industria, ossia tra una rappresentanza esclusiva - circoscritta a interessi omogenei di gruppi specializzati di lavoratori - e una rappresentanza inclusiva - eterogenea e estesa a un ampia cerchia di rappresentati.
Nei paesi occidentali si osserva nel tempo il passaggio dal primo al secondo tipo di rappresentanza con la progressiva estensione dell’area dei rappresentati. Lo sviluppo del sindacalismo di industria, nel Novecento, è stato accompagnato da un mutamento nell’organizzazione e aggregazione dei lavoratori che vengono quindi organizzati in base al settore economico-produttivo o alla categoria.
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Quale rappresentanza per quale lavoro? Il sindacato italiano di fronte al lavoro che cambia.
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Informazioni tesi
Autore: | Enrico Frosini |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Sociologia |
Relatore: | Fedele Ruggeri |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 67 |
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