La paremia come espressione linguistica e culturale. Confronto tra il dialetto siciliano e la lingua spagnola
Tradurre le paremie
La traduzione delle paremie da una lingua all'altra presenta una serie di difficoltà legate al fatto che non è possibile operare una traduzione letterale dalla lingua di partenza, ma è piuttosto conveniente cercare nella lingua di arrivo una paremia equivalente che esprima, almeno approssimativamente, lo stesso concetto. Per questo motivo Julia e Manuel Sevilla Muñoz (2000) consigliano di non parlare di traduzione, ma di corrispondenza, operando una distinzione tra corrispondenza letterale e corrispondenza concettuale.
La corrispondenza letterale si realizza quando nella lingua di arrivo si trova un equivalente che corrisponde sia per forma che per contenuto alla paremia della lingua di partenza. Ad esempio, il proverbio spagnolo Màs vale estar solo que mal acompanado, che manifesta la preferenza per la solitudine a una cattiva compagnia (Refranero Multilingüe), ha il corrispondente letterale italiano Meglio soli che male accompagnati. La corrispondenza concettuale si realizza quando nella lingua di arrivo si trova un equivalente che corrisponde all'originale per contenuto, ma non per forma. Ad esempio, il proverbio spagnolo Màs vale pàjaro en mano que ciento volando, che suggerisce che è meglio approfittare delle cose certe che si hanno, piuttosto che andare alla ricerca di cose migliori ma incerte (Refranero Multilingüe), ha un corrispondente concettuale italiano che è Meglio un uovo oggi che una gallina domani.
Per quanto riguarda la ricerca di questi corrispondenti nella lingua di arrivo, i fratelli Sevilla Muñoz individuano tre tecniche traduttologiche: la tecnica dell'attante, la tecnica tematica e la tecnica sinonimica.
La tecnica dell'attante consiste nell'avviare la ricerca del corrispondente nella lingua di arrivo, attraverso l'attante della paremia originale. Nel caso del nostro secondo esempio, quindi, la ricerca si concentrerà sulla parola pàjaro (uccello) e questo ci permetterà di individuare tutte le paremie italiane che contengono questo termine.
La tecnica tematica consiste nella ricerca del corrispondente attraverso l'idea o la parola chiave. Attenendoci sempre al nostro secondo esempio, potremmo operare una ricerca del corrispondente in italiano attraverso le parole chiave “certezza” o “accontentarsi”.
La tecnica sinonimica complementa le due tecniche precedenti: una volta individuate nella lingua di arrivo tutte le paremie con lo stesso attante o la stessa idea chiave dell'originale, si selezionano quelle che hanno lo stesso significato della paremia di partenza.
Molto interessante è anche la recente classificazione delle tecniche traduttologiche delle paremie realizzata da Baghdasarián (2017), che individua due tipi di tecniche traduttologiche: i procedimenti paremiologici e i procedimenti non paremiologici. Il primo gruppo comprende le tecniche di traduzione che consentono di mantenere l'idiomaticità della paremia di partenza.
Queste tecniche sono essenzialmente due:
• l'equivalente parallelo, che si realizza quando nella lingua di arrivo troviamo una paremia che corrisponde all'originale sia per forma che per contenuto; si tratta dunque di quella che Julia e Manuel Sevilla Muñoz definiscono corrispondenza letterale;
• l'analogo funzionale, che si realizza quando nella lingua di arrivo troviamo una paremia che ha lo stesso significato, ma una forma differente; si tratta dunque di quella che Julia e Manuel Sevilla Muñoz definiscono corrispondenza concettuale.
I procedimenti non paremiologici si utilizzano quando nella lingua di arrivo non si trova una paremia corrispondente, né per forma né per significato, e bisogna quindi ricercare delle espressioni che possano esprimere lo stesso significato pur non avendo lo status di paremie. Il risultato può essere:
• un calco occasionale, è una sorta di traduzione della paremia che mantiene la metafora originale, ma nella lingua di arrivo non esiste come paremia ufficiale; il calco occasionale si può applicare alle paremie trasparenti, il cui significato è facilmente deducibile;
• un'espressione descrittiva, è una frase che più che tradurre la paremia originale, la descrive, per comunicare il suo carattere didattico, ma ne distrugge la forma.
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La paremia come espressione linguistica e culturale. Confronto tra il dialetto siciliano e la lingua spagnola
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Informazioni tesi
Autore: | Francesca Ilaria Monforte |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università degli Studi di Messina |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lingue e letterature moderne euroamericane |
Relatore: | Giovanni Brandimonte |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 129 |
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