Il Governo di partito nell'Italia repubblicana

Nel paragrafo precedente abbiamo individuato i due principali poteri dei partiti nei confronti delle istituzioni di governo: il potere di nomina e quello di indirizzo. Operando una sorta di "incrocio e scomposizione delle due dimensioni" si può fare quello che G. Sartori ha definito uno "spacchettamento tassonomico" dei vari tipi di partiti di governo, o per usare un'espressione cara agli studiosi di scienze politiche, di party government.

Iniziamo con un tipo di party government in cui i partiti controllano in maniera decisa il processo di formazione delle politiche pubbliche., ne decidono in modo preponderante il contenuto e stabiliscono chi debba attuarle ai vari livelli direttivi dell'amministrazione. È quello che viene detto tipo di partito organico perché nel suo ambito i partiti ottengono il controllo di tutte le leve del potere e delle risorse dello stato amministrativo. Esso corrisponde ad un livello alto sia della capacità di nomina che di indirizzo.
Un altro tipo di governo che possiamo individuare è quello di tipo programmatico. Esso ha un'alta capacità di indirizzo e una più bassa capacità di nomina; i partiti controllano il contenuto delle politiche ma non i vertici dell'amministrazione, che è soggetta più ad una autoregolazione burocratica.
Segue il governo spartitorio con basso potere di indirizzo, ma alta capacità di nomina. Non c'è grande influenza e controllo della politica pubblica, ma nell'apparato statale sono presenti persone legittimate dal partito che le sostiene. Si verifica una specie di paradosso, poiché si genera un'evidente asimmetria tra la politica di partito e l'effettiva politica pubblica.
Infine abbiamo il tipo di governo residuale, che non ha più né elevato potere di nomina né capacità di indirizzo. È come se il party government si sia dissolto: i partiti hanno il solo ruolo di selezionare i candidati alle elezioni e non hanno più potere organizzativo. Vedremo nel capitolo successivo come i vari governi della Repubblica che si sono succeduti siano stati dell'uno o dell'altro tipo a seconda delle circostanze e del particolare periodo storico, di come fattori casuali specifici e le diverse strutture istituzionali createsi abbiano dato poi luogo ai conseguenti mutamenti istituzionali, che si sono poi concretizzati o in una uscita dal partito di governo o in un passaggio dall'uno all'altro tipo.
A conclusione di questo esame della tipologia dei diversi partiti di governo ricordiamo ancora una volta che per party government si intende un assetto istituzionale in cui i partiti, definiti da Vassallo" organizzazioni collettive permanenti specializzate nell'aggregazione del consenso politico", si accingono a formare l'esecutivo dopo averne ricevuto mandato tramite elezione e quindi esercitano una notevole influenza sul contenuto delle maggiori politiche pubbliche e sull'attribuzione degli incarichi di governo, mettendo in atto la loro capacità di nomina e di indirizzo.