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"E piano piano tutto si ridurrà in polvere" L’invasione di termiti nei centri di interesse storico

Tipologie d’infestazione

Le termiti si spostano all’interno degli edifici sfruttando tutti gli spazi a disposizione a partire dal terreno, dalle fondamenta di un’abitazione fino ad arrivare al soffitto senza trascurare interstizi in murature o pavimentazioni. A differenza dei tarli, le cui larve provocano fori ben visibili, le termiti attaccano il substrato ligneo e lo svuotano dall’interno senza produrre rosura e senza provocare dei danni evidenti esternamente.
La loro identificazione è particolarmente complicata poiché si tratta di specie lucifughe che dunque vivono nell’oscurità. Le specie di termiti Reticulitermes lucifugus rifuggono la luce e l’aria libera eccezion fatta per il periodo di sfarfallamento che però segna la fine del loro ciclo vitale, ogni qual volta infatti si è in presenza di fori provocati da questa specie essi indicano che gli individui, ormai adulti, hanno compiuto una sciamatura per spostarsi in luoghi più favorevoli ove nidificare. La sciamatura avviene solitamente a fine maggio e può durare anche mesi, in questo modo un’infestazione termitica può propagarsi in poco tempo a tutta la struttura lignea di un fabbricato. Ogni specie di termiti predilige un particolare tipo di legno:

- Kalotermes flavicollis attacca prevalentemente il legno secco (non a caso è soprannominata “termite del legno secco”) predilige specie di piante quali olivo, pioppo, fico e quercia, nelle quali scava dei nidi relativamente semplici. Raramente questa specie invade manufatti o abitazioni anche a causa del numero limitato di individui che formano la colonia.

- Reticulitermes lucifugus invece attacca strutture lignee caratterizzate da un alto tasso di umidità e può creare, grazie alle sue numerosissime colonie, infestazioni molto gravi. La colonia di questa specie si insedia nel nido sotterraneo ove risiede la Regina, che conduce una vita prettamente sedentaria la cui unica funzione è quella di procreare; dal nido una serie di operaie partono alla ricerca di nutrimenti che possono inizialmente trovare nelle radici delle piante; nel momento in cui non riescono più a ricavare nutrimenti da queste ultime, si muovono in cerca di altro cibo arrivando alle fondamenta degli edifici.

Essendo specie che rifuggono la luce nel caso in cui durante il loro cammino, come spesso accade, sono costrette ad abbandonare il terreno costruiscono dei camminamenti protetti, costituiti da cordoncini terrosi che si trovano spesso a ridosso di murature umide o pendenti come stalattiti da travi o soffitti. Questi ultimi costituiscono un buon elemento diagnostico per individuare la loro presenza.

La loro disperata ricerca di cibo è volta a riportare i nutrienti alla Regina all’interno del nido, nel fare ciò le operaie portano con loro un individuo Neotenico in grado di riformare la colonia in caso di smarrimento. Questa è una delle motivazioni per cui molte volte si assiste alla presenza di più di un nido sotterraneo e l’infestazione arriva ad essere costituita da centinaia di migliaia di individui.
L’incessante lavoro di scavo ad opera delle operaie rimane a noi sconosciuto se non quando si riscontra la presenza di camminamenti o del così detto “legno di sostituzione”, una sorta di cemento prodotto mescolando detriti cellulosici e residui da digestione quali escrementi e saliva; la saliva impastata con la terra spesso va a costituire gli stessi camminamenti. Sono quindi le operaie a causare il danno maggiore alle strutture lignee, esse possono muoversi dal nido, in qualsiasi direzione, sfruttando tutti gli spazi a loro disposizione da cui possono trarre nutrimento e alimentando i propri compagni tramite il processo di trofallassi di cui si è già parlato. Dunque quando si parla di attacco da termiti è chiaro che si è in presenza di una vera e propria infestazione progressiva, che arriva a manifestarsi spesso solo quando i danni sono ormai irreparabili.

Questo brano è tratto dalla tesi:

"E piano piano tutto si ridurrà in polvere" L’invasione di termiti nei centri di interesse storico

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Informazioni tesi

  Autore: Rossana Caputo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali
  Relatore: Claudio Chimenti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 52

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