Qualità della vita nei processi di sviluppo socioeconomico: il caso della gestione delle risorse forestali nel distretto di Kuala Balah (Malaysia)

L’idea iniziale della nostra ricerca era quella di verificare come l’introduzione, in un particolare contesto territoriale e col suo relativo tessuto sociale, di un’attività produttiva potenzialmente generatrice di uno sviluppo sostenibile sociale e ambientale, si riflettesse sulla sociètà preesistente.
In realtà la situazione che mi sono trovato di fronte si è discostata sensibilmente dalle aspettative: non v’era un contesto precedentemente costituito che veniva investito dalla nuova attività forestale e che poteva quindi rispondere con possibili squilibri, bensì un nuovo tessuto sociale formatosi in conseguenza dell’insediamento in quella stessa zona, precedentemente non popolata, dell’Azienda Forestale KPK.
Da una iniziale situazione ipotizzata in cui il contesto sociale preesistente, fornitore di manodopera, si portava dietro l’impresa e questa le materie prime, si è constatata la presenza di una situazione in cui era la materia prima che richiamava l’impresa e quest’ultima che doveva spostare la manodopera.
Ci troviamo perciò, non più a dover valutare il grado di successo che una determinata attività ha conseguito nel migliorare le condizioni di vita di un contesto sociale marginale, ma come un’attività silvoindustriale sia riuscita a creare un nuovo contesto sociale e con quali ricadute sulla sostenibilità e curabilità del sistema.
Volendo considerare le due capacità fondamentali della Teoria delle libertà di A. Sen, applicabili ad ogni contesto sociale ed in qualunque momento storico, la “capacità di avere buona salute” e la “capacità di avere interazione sociale”, si può, attraverso un’opportuna lettura dei dati raccolti, valutare se vengono soddisfatte determinate esigenze finalizzate al raggiungimento di un discreto livello di benessere.
La capacità di avere buona salute può essere soddisfatta attraverso l’attivazione di diversi funzionamenti quasi sempre necessari ma non sufficienti se presi singolarmente. Innanzi tutto potremmo distinguere due macro-funzionamenti: il mantenersi in buona salute e il curarsi in modo adeguato. Al primo gruppo si rifanno tutti i funzionamenti relativi alla prevenzione delle patologie, ovvero il vivere in condizioni igieniche salubri e il potersi nutrire con una buona alimentazione, mentre al secondo gruppo si rifanno tutti quei servizi, diagnostici e terapeutici, che permettono di riparare nel modo più efficace possibile ad eventuali squilibri fisici.
Per realizzare i funzionamenti relativi al mantenimento di un ambiente salubre in questo specifico contesto, è necessario garantirsi le seguenti commodities: abitazione di decente fattezza comparabilmente alle condizione ambientali, abiti adeguati, sistemi di difesa passivi contro malattie, ecc. Una corretta alimentazione è data da alimenti di sufficiente valore nutrizionale, acqua potabile e assortimento nelle sostanze fondamentali (proteine, carboidrati e vitamine).
Le condizioni climatiche della Malaysia sono decisamente favorevoli allo sviluppo di innumerevoli specie animali e vegetali e anche l’uomo non fa eccezione. Le abitazioni sono praticamente tutte di legno e, anche se non sono rifinite nei minimi particolari, sono in grado di fornire un comfort più che accettabile. Ogni abitazione è comunque rialzata di almeno mezzo metro per proteggersi da possibili allagamenti nei periodi di precipitazioni critiche. Il pericolo della Malaria, praticamente scongiurato in tutte le aree urbane, è qui presente a causa della della vicina foresta, ma comunque a livelli piuttosto bassi. In ogni abitazione che ho avuto modo di visitare erano inoltre presenti almeno uno di questi dispositivi di protezione: zampironi, ventilatori, condizionatori d’aria, zanzariere. Per l’approvvigionamento dell’acqua potabile ogni famiglia è dotata di un potabilizzatore a filtri attivi o di un bollitore.