Imaging medico-nucleare con analoghi della somatostatina radiomarcati: Analisi comparativa degli aspetti tecnici
Tempistiche di preparazione dei radiofarmaci
Un ulteriore aspetto da non trascurare nel confronto tra Octreoscan® e Tektrotyd® consiste nel tempo dedicato dal TSRM per le operazioni di preparazione necessarie alla marcatura e alla ricostituzione dei kit dei due radiofarmaci.
Per quanto concerne il primo radiofarmaco, tra la procedura di disinfezione con soluzione alcolica del tappo perforabile dei due flaconcini forniti nel kit e l’iniezione della soluzione radioattiva contenuta nel flaconcino A (111In-cloruro) al flaconcino B contenente il pentetreotide liofilizzato usando l’ago in dotazione, si impiegano all’incirca 2-3 minuti. A questi devono essere aggiunti 30 minuti di periodo di incubazione per la corretta ricostituzione del radiofarmaco e 1 minuto circa per la diluizione con 2-3 mL di soluzione fisiologica e per le varie operazioni di manipolazione standard per ottenere 111In-pentetreotide, per un totale di circa 35 minuti di preparazione.
A questi, devono essere aggiunti, infine, circa 20 minuti necessari alla corretta esecuzione dei controlli di qualità sulla preparazione per valutare, mediante l’impiego di lastrine ITLC-SG, la purezza radiochimica di Octreoscan® dopo la ricostituzione del kit, discriminando tra Indio-111 peptidico e composti non peptidici marcati con 111In.
D’altro canto, prendendo in esame Tektrotyd®, il tempo di preparazione risulta determinato dalla sanificazione dei tappi di entrambi i vial con un tampone intriso di soluzione alcolica, cui si sommano le operazioni di reidratazione del liofilizzato contenuto nel kit, date in primo luogo dall’iniezione di 1 ml di acqua per preparazioni iniettabili nel flaconcino n. II (con principio attivo l’EDDA) e dall’agitazione di quest’ultimo per 15 secondi, e in seconda istanza da altri 30 secondi in seguito all’aspirazione e iniezione di 0.5 ml di soluzione dal flacone n. II al n. I (con molecola attiva HYNIC-[D-Phe1, Tyr3-octreotide] sale di TFA).
La maggior parte della procedura è però necessaria all’eluizione che richiede circa 5 minuti e successiva iniezione del sodio pertecnetato [99mTc] nel flaconcino n. I, al riscaldamento di 10 minuti in un bagno secco portato in precedenza a 100°C. Infine, 30 minuti per il raffreddamento a temperatura ambiente del vial e 1 minuto per le varie operazioni di manipolazione standard per ottenere 99mTc-EDDA/HYNIC-TOC, per un totale di circa 45 minuti di preparazione. Anche in questo caso l’esecuzione dei controlli di qualità necessita di circa 20 minuti, dato che entrambe le procedure effettuabili a tal fine, nonostante richiedano la prima due lastrine ITLC-SG e l’altra ITLC-SA, possono essere svolte contemporaneamente e non in serie dall’operatore.
Considerando che il processo di preparazione e immissione delle lastrine nelle camere cromatografiche non viene ostacolato dalla presenza della doppia lastrina, il TSRM può, così effettuare parallelamente le operazioni di controllo su ambedue i materiali, evitando in ultima analisi di dover impiegare un tempo due volte superiore rispetto ad esempio alla procedura necessaria per il controllo di qualità di Octreoscan®, sebbene quest’ultima necessiti solamente dell’impiego di una singola lastrina ITLC-SG.
Costo dell’impiego dei radiofarmaci
La comparazione dei costi delle due indagini diagnostiche risulta complessa poiché richiede la valutazione di numerosi aspetti legati alla gestione dei radiofarmaci come prodotti commerciali. Per confrontare i costi è possibile considerare il semplice prezzo dei due prodotti e la quantità impiegata in un dato periodo temporale, ma tale approccio non tiene conto delle differenze tra le caratteristiche dei due radiofarmaci.
Sebbene inevitabilmente parziali, le considerazioni effettuate in questa Tesi intendono comprendere:
- il prezzo del prodotto, considerando anche il ritorno in termini di numero di indagini diagnostiche che possono essere eseguite con un singolo kit,
- la modalità di approvvigionamento e la possibilità di stoccaggio del prodotto a lungo termine;
- la necessità di disporre di accessori, reagenti o comunque materiali specifici per le procedure di ricostituzione e controllo di qualità dei due radiofarmaci.
Tali considerazioni saranno poi contestualizzate nell’esperienza della U.O. Medicina Nucleare.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Imaging medico-nucleare con analoghi della somatostatina radiomarcati: Analisi comparativa degli aspetti tecnici
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Alessandro Freiles |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia |
Relatore: | Duccio Volterrani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 65 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi