Cause e conseguenze della crisi economica irlandese

“L’Irlanda è stata consumata dal consumismo”: queste parole di Mary McAleese, presidente dell’Irlanda, esprimono in estrema sintesi quello che è successo all’economia irlandese dopo lo scoppio della bolla immobiliare.
Una bolla immobiliare è un tipo di bolla economica che si manifesta periodicamente nei mercati immobiliari globali o locali. Essa si sviluppa in 3 fasi:
- la prima fase è quella di accumulazione: la crescita del mercato è moderata e regolare, aumentano i volumi di vendita e inizia il movimento dei capitali.
- la seconda fase è quella della bolla speculativa vera e propria e si caratterizza per un rapido aumento delle valutazioni dei beni immobili, che raggiungono valori insostenibili in proporzione al reddito.
- la terza fase è quella dello scoppio della bolla in cui avviene una riduzione improvvisa e molto forte del livello dei prezzi, il mercato crolla e i valori tornano ai livelli originari.
La bolla immobiliare in Irlanda si manifestò dal 2000 al 2006, analogamente a quanto avvenne in molti altri paesi dell’Unione Europea (Grecia, Spagna e Portogallo tra i principali) attraverso una combinazione di crescenti speculazioni edilizie e prezzi in rapida crescita.
A partire dal 2000 furono costruite annualmente circa 80.000 case ogni anno, tuttavia molte di queste rimasero vuote e si stima che nel 2007 il numero di immobili vacanti nel paese fosse almeno di 230.000 unità.