Tra storia e attualità. Il caso dell'Ure Museum of Greek Archaeology
Sviluppo dell’Ure Museum of Greek Archaeology
La gestione sotto Annie Ure
Quando Percy Ure decedette nel 1950, sua moglie si occupò della gestione e della cura del museo di archeologia. In un documento non datato ma redatto da Annie Ure, sono riportati alcuni dettagli sul Museum of Greek Archaeology locato al numero 28 di Portland Place, in particolare si legge che il museo rimase in quella sede fino al marzo 1957. Il museo venne trasferito dalla sua primaria collocazione nei pressi di London Road a una nuova location nel Whiteknights Campus. Nel 1947 l'Università di Reading acquistò quello che oggi è il suo campus principale conosciuto con il nome di Whiteknights, l'ex tenuta di campagna del marchese di Blandford. Una tranquilla tenuta di centotrenta ettari, con grandi distese di verde e un’abbondante biodiversità.
L’Ure Museum fu ubicato in uno dei locali centrali del campus, come se fosse il cuore pulsante dell’università. Si trova infatti al piano terra dell’edifico Edith Morley, sede del Department of Classics. Dal mese di luglio del 2022 il museo è ben riconoscibile anche dall’esterno perché le sue vetrate sono state decorate con delle stampe grafiche158 che riportano il nome e alcuni dettagli degli oggetti delle collezioni (Fig. 9).
Lo spostamento del museo nella nuova sede comportò un lavoro di organizzazione compendioso, nonostante ciò, Annie riuscì a trovare del tempo per poter pianificare altri viaggi di ricerca e raccolta al fine di arricchire la nuova sede museale. Grazie all’aiuto di colleghi come il professore della Southampton University, Brian Sparkes, e della professoressa Jane F. Gardner, Annie riuscì a ordinare le collezioni e dare avvio alle attività didattiche per gli studenti del Department of Classics. Il professore emerito Sparkes tenne un discorso durante l’inaugurazione dei nuovi locali nel quale racconta di aver avuto una stretta collaborazione con “Nan” negli ultimi vent'anni della sua vita, continua aggiungendo dettagli intimi e personali «my family and I remember many occasions when we visited her home and were very well fed by her cook Ethel – Ethel’s roast lamb and onion sauce were without compare. The kitchen was not Nan’s chosen habitat; classical sites and museums, the study and the library were her preferred stamping grounds159». La collezione è stata allestita da Annie secondo i principi di cronologia, tipologia e divisione geografica, presentandosi semplice e austera, caratterizzata da disposizioni simmetriche, con una certa distanza tra gli oggetti. Questa modalità espositiva era in voga nel periodo del dopoguerra, combinata a un'estetica modernista con una presentazione scientifica, neutrale e oggettiva dei reperti. Un linguaggio espositivo simile era utilizzato nel National Archaeological Museum ad Atene, inaugurato intorno allo stesso periodo dall’archeologo e museologo greco Christos Karouzos. La stessa Annie considerava questa esposizione archeologica il miglior esempio in Europa. Tuttavia, l'attività del museo al di fuori della comunità accademica era limitata. Nel 1973 Annie Ure scrisse:
«[The Museum] is only in a limited way open to the public. It is true that from Mondays to Fridays in term the door is unlocked and casual visitors may enter as well as members of the University, but it is hoped that their numbers will be small». Jane Gardner avrebbe poi descritto l'esposizione come «the traditional scholarly, taxonomic variety, with labels meaningful mainly to specialists160».
Quando Annie Ure si spense nel 1976, Jane F. Gardner assunse il ruolo di Curatrice del Museum of Greek Archaeology che ricoprì per sedici anni161. Gardner arrivò a Reading per la prima volta nel 1963, dove fu docente part-time presso il Department of Classics dell'Università. Nel 1964 fu nominata Assistant Lecturer, nel 1966 Lecturer, nel 1988 Senior Lecturer e Professor of Ancient History nel 1993, affiancando Annie Ure al museo162. Nei primi anni dell’incarico, Gardner riorganizzò alcuni degli scaffali e delle teche con l’aiuto di Sparkes al fine di «bring some order into the museum after Nan’s death163».
158 Le foto dei dettagli e la grafica sono state curate da Matthew Knight, membro dello staff del museo, e da me durante il Traineeship.
159 Brian Sparkes, The Ure Museum: a Retrospective, 26 ottobre 2005, p. 1 https://www.reading.ac.uk/Ure/history/Launch.php
160 Ibidem.
161 Annual report, Reports of faculties and departments. 1976-77, p. 95 [numero di inventario 378.4229]
162 University of Reading, Department of Classics, Professor Jane F. Gardner, https://www.reading.ac.uk/classics/staff/jane-gardner (16 marzo 2023)
163 Brian Sparkes, The Ure Museum: a Retrospective, 26 ottobre 2005, p. 1
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Informazioni tesi
Autore: | Ludovica Arcieri |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2022-23 |
Università: | Università degli Studi di Macerata |
Facoltà: | Beni culturali |
Corso: | Management dei Beni Culturali |
Relatore: | Patrizia Dragoni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 198 |
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