StandByMe: un contenitore modulare di arte in viaggio
StudioAzzurro e la multimedialità
Studio Azzurro è un gruppo di ricerca artistica, che si esprime con i linguaggi delle nuove tecnologie.
E’ stato fondato nel 1982 da: Fabio Cirifino, Paolo Rosa e Leonardo Sangiorgi.
Nel 1995 si è unito al gruppo Stefano Roveda, esperto in sistemi interattivi. Da più di vent'anni Studio Azzurro indaga le possibilità poetiche ed espressive di questi mezzi, che così tanto incidono nelle relazioni di questa epoca. Attraverso video ambienti, ambienti sensibili e interattivi, performance teatrali e film, ha segnato un percorso che è riconosciuto in tutto il mondo, da numerose e importanti manifestazioni artistiche e teatrali. Oltre che in opere sperimentali, l’attività del gruppo si lega ad esperienze più divulgative come la progettazione di musei e di esposizioni tematiche, di riconosciuto valore culturale.
In entrambi i casi, ha tentato di costruire un contesto comunicativo che vede un'attiva e significativa partecipazione dello spettatore, all’interno di un impianto narrativo ispirato a una multi testualità e ad una continua oscillazione tra elementi reali e virtuali1. I loro ambienti nascono dalla triangolazione fra: ambiente fisico, narrazione virtuale e presenza attiva dello spettatore. C’è un dialogo fra spazio, immagine in movimento e fruitore, che si può muovere e può vivere il tempo dell’installazione. L’esempio forse più celebre in questo caso è “Il nuotatore”, installazione fatta a Palazzo Fortuny a Venezia nel 1984. L’installazione è stata realizzata con dodici videocamere fissate sul bordo di una piscina, a pelo d’acqua. Mostra un nuotatore che, con gesti ripetuti e affaticati, attraversa i singoli televisori accostati, cento microeventi (una palla che cade, un’ancora che affonda…), si inseriscono nella scena principale, rimanendo rilegati nei singoli schermi. E’ proprio in questa alternanza di eventi che si verifi ca la prima partecipazione diretta dello spettatore nei confronti dell’installazione, che caratterizzerà il lavoro di Studio Azzurro.
Lo spettatore è chiamato non ad assistere ad una narrazione: egli diviene partecipe dell’evento che si svolge in quell’istante e che non sarà mai uguale a se stesso.
Questo brano è tratto dalla tesi:
StandByMe: un contenitore modulare di arte in viaggio
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Informazioni tesi
Autore: | Claudia Cantarin |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università IUAV di Venezia |
Facoltà: | Design e Arti |
Corso: | Disegno Industriale del Prodotto |
Relatore: | Massimiliano Ciammaichella |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 126 |
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