Uso e abuso di Sostanze Stupefacenti e alcol nei minori: la Piaga Sociale della I-Generazione
Studi e statistiche sulla dipendenza nei giovani
Esistono molti Report e studi statistici licenziati dai principali organi istituzionali sul consumo di alcool e droghe nei giovani, a riprova del fatto che questo argomento è sentito particolarmente.
In effetti rappresenta non solo un gravissimo fattore di rischio per le nuove generazioni, ma al contempo incide anche sulla spesa sanitaria nazionale.
Analizzando i dati dell’ISS43 e comparandoli con quelli a livello internazionale che provengono dall’United Nations Office Drugs and Crime (UNODC44) si apprende che il nostro Paese si colloca purtroppo ai primi posti in quanto a uso di stupefacenti, prima per il consumo della cannabis45 nell’area dell’Europa occidentale, seconda per quello dell’eroina e terza per quello della cocaina46.
Stando alla relazione annuale sulle tossicodipendenze che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali presenta in Parlamento, e che si basa sulle risultanze fornite dal Ministero della Salute in collaborazione con il Ministero dell’Interno, nel 2009 in Italia la Lombardia, la Campania, il Veneto, la Toscana e il Piemonte si sono posizionate ai primi posti in quanto territori con il maggior numero di utenti in carico per il consumo di eroina, mentre le stesse Regioni oltre al Lazio e all’Emilia Romagna per quello di cocaina.
Andando a consultare poi le statistiche prodotte dal Governo per quanto riguarda il Dipartimento dei minori aggiornate al 2018 (e che si riferiscono quindi all’anno precedente), si nota come la cannabis resti sempre la sostanza illegale più consumata dai giovani di età compresa tra i 15 e il 19 anni, mentre al secondo posto si attestano le cosiddette nuove droghe47.
Nello studio sono stati analizzati i dati riferiti all’uso di sostanze illegali tra gli studenti, in particolare per quanto riguarda alcool, tabacco e sostanze illecite, e i risultati hanno confermato che (per la fascia di età 15-19):
⁃ il 34,2% del campione ha affermato di aver usato almeno una volta una sostanza psicoattiva illegale;
⁃ per il 26% l’uso è stato relativo all’ultimo anno considerato;
⁃ l’89,5% del campione (N= 670.000) ha usato una sola sostanza mentre il 10,5% ha ammesso di essere quello che si definisce “poliutilizzatore”;
⁃ il 16,7% degli studenti ha ammesso di aver usato sostanze nel mese dello studio;
⁃ per il 3,9% l’uso delle sostanze è frequente;
⁃ il 3,4% del campione ha usato cocaina;
⁃ l’1,1% invece di eroina.
Comparando i dati con quelli del periodo precedente (i 5 anni prima), il Report mostra che l’aumento è leggermente aumentato.
Passando a dati ancora più aggiornati ci si riferisce alla relazione ISTAT del 2021, che fotografa le abitudini di uso di alcol e fumo e comportamenti a rischio nei giovani di età compresa tra gli 11 e i 17 anni.
Ebbene, nell’anno 2020 si è visto che:
• il 18,2% dei ragazzi e il 18,8% delle ragazze hanno fatto uso di almeno una bevanda alcolica nell’anno del report (che però per i ragazzi è in leggero calo in confronto agli anni precedenti mentre per le ragazze in leggero aumento;
• il consumo di alcool è occasionale nel 17,6% e non contestuale al pasto nel 8,7% dei casi;
• la birra è la bevanda più consumata dai maschi (14,3%) mentre gli alcolici e i superalcolici lo sono nel 12,4% dei casi;
• le ragazze consumano più aperitivi (13,5%) rispetto alla birra (12,2%).
Si fa notare come, ai sensi della Legge 8.11.2012 n.18948, sia vietata nel nostro Paese la somministrazione e la vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni, ma se si pensa che secondo i Report il 18,5% dei ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 17 anni ha ammesso di aver consumato almeno una bevanda alcolica nell’anno del Report, il dato collide con la considerazione che dovrebbe invece essere a 0.
Effetti delle droghe
Si può procedere a una breve disamina degli effetti delle droghe procedendo a una loro classificazione.
Quindi si parla di:
• sostanze ipnotico-sedative per riferirsi a quelle che deprimono in Sistema Nervoso Centrale (SNC), quindi ansiolitici, barbiturici, benzodiazepine ma anche alcool;
• sostanze stimolanti che hanno invece un effetto eccitante sul SNC, quindi amfetamina, ecstasy, cocaina, che non danno dipendenza fisica (piuttosto psicologica nel caso della cocaina) e aumentano le funzioni dell’individuo, potendo portare anche a gravi alterazioni come le allucinazioni;
• sostanze narcotiche che derivano in genere dall’oppio come la morfina, il metadone e l’eroina e che hanno un effetto analgesico e sedativo;
• sostanze allucinogene, che agiscono a livello del SNC alterandone le percezioni;
• la cannabis.
Vi sono poi dei segnali caratteristici che si possono inferire dal comportamento e dalla semplice “visione” di un giovane sotto l’effetto di stupefacenti49.
Ad esempio, è noto come l’uso di sostanze può interferire con il normale sviluppo puberale in adolescenza.
Ancora, il consumo di eroina nelle adolescenti presenta amenorrea secondaria, mentre il sonno viene alterato dall’uso di amfetamine, allo stesso modo della secrezione delle gonadotropine.
Chi usa estrogeni ha un rischio più elevato di andare incontro a intossicazione in caso di consumo di alcool.
In generale si definiscono droghe quelle sostanze psicoattive che producono effetti sul SNC, alterando il normale equilibrio dell’organismo50.
Esiste, come da emanazione del Ministero della Sanità, un elenco di tabelle ai sensi dell’art. 14, D.P.R. n.309/90, in cui sono riportate le sostanze illecite e i preparati usati per la loro composizione, in accordo alle convenzioni internazionali che vengono aggiornate periodicamente51.
Va specificato che in queste liste sono compresi anche psicofarmaci che sotto il controllo medico e per usi terapeutici (con prescrizione) possono essere naturalmente usati, quindi per essere più precisi e circoscrivere l’elenco alla trattazione in corso, si può aggiungere come per droga ci si riferisca allora a sostanza di cui si fa abuso che non abbia scopo terapeutico ma effetto psicoattivo, e che conduce a disagio clinico significativo con almeno una delle seguenti condizioni che si debbono presentare entro un anno:
⁃ uso frequente della droga;
⁃ impossibilità di svolgere i normali compiti a casa, scuola o lavoro;
⁃ uso della droga in situazioni a rischio (ad esempio se si guida o si maneggiano macchinari pericolosi);
⁃ presenza di frequenti problemi legali, sociali e relazionali connessi alla droga.
In riposta all’assunzione, l’organismo compensa e si adatta, ma quando l’assunzione è ripetuta, alla sua cessazione compaiono i sintomi di quella che si definisce sindrome di astinenza, quadro specifico che dipende dal tipo di droga assunta.
Ad esempio l’astinenza da cocaina provoca prostrazione, mentre quella da eroina ipereccitabilità e sensibilità al dolore.
La risposta alle sostanze è anche diversamente intensa sempre a seconda della sostanza; ad esempio, in caso di oppiacei, la risposta di adattamento è massima, mentre è minima (o quasi assente) per gli allucinogeni, ponendosi a metà per gli stimolanti.
Ecco allora che anche la stessa dipendenza dovrebbe essere rivisitata, nel senso che nella sua parte fisica può essere assente in alcune droghe (come nel caso della cocaina) ed essere invece molto presente nell’accezione psicologica (appunto nella cocaina).
Si parla allora di tossicomania per riferirsi alla pulsione verso una sostanza della quale si ricercano gli effetti gratificanti ma che non danno dipendenza fisica, mentre si parla in maniera più specifica di tossicodipendenza per intendere quelle che (come visto da diagnosi del DSM) sono ricercate, ma provocano i sintomi tipici della dipendenza.
Un ultimo argomento andrebbe necessariamente trattato, per aggiornare il discorso in termini attuali.
Evidenze molto importanti che arrivano dalle neuroscienze mostrano chiaramente, grazie alle immagini di Risonanza Magnetica Funzionale (fRMI), gli effetti a livello neurofisiologico e neurochimico dell’uso e abuso delle droghe nel cervello ed in particolare a carico di specifiche aree52.
Si è notato come a carico di chi consuma droga si manifestino alterazioni di tipo neurocognitivo e anche motivazionale.
Il fatto è che il comportamento umano viene condizionato alla ricerca di esperienze gratificanti e soddisfacenti e quando queste vengono trovate nell’assunzione di droghe, il sistema cognitivo tende ad orientare i comportamenti nel mantenimento di quell’esperienza.
Vi sarebbe quindi una sorta di sistema paradosso di attivazione che porta a una rapida associazione tra questa ricompensa e gli indizi ambientali che confermano la possibilità di trovare quella ricompensa.
L’uso (e poi l’abuso) di droghe verrebbe quindi appreso in modo eccessivo perché usandole ripetutamente attiva proprio i sistemi cerebrali connessi con il sistema della ricompensa e la liberazione del più importante neurotrasmettitore implicato nel sistema di ricompensa, ossia la dopamina, anche bypassando tutti quei comportamenti associati alla sopravvivenza.
Ecco perché si smette di mangiare e anche di avere rapporti sessuali, perché nulla gratifica più come l’effetto dell’assunzione di droga53.
[…]
43 Faralli, C., Morini, G., Pacifici, R et. al. (2008). Osservatorio Fumo, Alcol, Droga “Consumo di droghe in Italia - dati e statistiche” Istituto Superiore di Sanità
44 United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC) “World Drug Report 2009” in https://www.unodc.org/ ultimo accesso 4/08/2023
45 https://eprints.bice.rm.cnr.it/10718/1/Minori%20e%20Cannabis.pdf ultimo accesso 4/08/2023
46 Vegna, op. cit.
47 https://www.minori.gov.it/it/notizia/consumo-di-droghe-tra-i-giovani-i-dati-della-relazione-al-parlamento- 2018 ultimo accesso 4/08/2023
48 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2012/11/10/012G0212/sg ultimo accesso 4/08/2023
49 Noto, M. (2009), op, cit.
50 Vegna, op. cit.
51 https://www.salute.gov.it/portale/medicinaliStupefacenti/dettaglioContenutiMedicinaliStupefacenti.jsp?ling ua=italiano&id=3729&area=sostanzeStupefacenti&menu=vuoto ultimo accesso 4/08/2023
52 https://eprints.bice.rm.cnr.it/10718/1/Minori%20e%20Cannabis.pdf ultimo accesso 4/08/2023
53 Carter, A., Hall, W., & e Nutt, D. (2009), La neurobiologia della dipendenza, pp. 103-116, in Bricolo, F., Gomma, M., & Serpelloni, G. (2010), Elementi di neuroscienze e dipendenze, Dipartimento Politiche Antidroga.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Uso e abuso di Sostanze Stupefacenti e alcol nei minori: la Piaga Sociale della I-Generazione
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Alessandro Camilli |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2022-23 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione |
Corso: | Scienze Socio-Antropologiche per Integrazione e la Sicurezza Sociale |
Relatore: | Simona Ronchetti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 84 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi