Impostazione di un’Analisi Ambientale Iniziale nell’ottica di una certificazione UNI EN ISO 14001 di una filiera corta per il trattamento delle biomasse vegetali comprendente: una piattaforma di raccolta e trattamento ed una centrale cogenerativa.

Se la ragione sociale della società di gestione della cogenerazione a biomasse risulta essere un’Azienda Agricola essa potrà godere di notevoli sgravi fiscali sul fatturato lordo dell’impianto, derivanti dalla vendita di energia elettrica e termica, e le tassazioni saranno del 10% anziché del 45-48%. Viene definita azienda agricola a tutti gli effetti quella che dichiara, attraverso documentazioni scritte, una propria produzione, su terreni propri oppure in affitto, almeno del 51% della biomassa utilizzata in cogenerazione.
Ciò è proprio quello che avviene nel caso in oggetto; l’azienda agricola possiede circa 40-45 ettari di terreni suddivisi in:
- terreni propri sui quali avviene la coltura del riso
- pioppeti propri
- altri terreni propri sui quali effettuare Short Rotation Forestry Essa è in grado quindi di produrre almeno 7.200 tonnellate di combustibile annuo.

Di conseguenza la filiera potrà godere di tutta una serie di vantaggi, quali: -sostenibilità dell’iniziativa, grazie alla sicurezza della costante disponibilità di biomassa, e di conseguenza una maggiore accettazione del progetto da parte degli enti pubblici e dei cittadini -garanzia negli anni della disponibilità di materiale a costi certi, in seguito alla predisposizione di contratti quindicinali con i fornitori di biomassa -qualità garantita e certificata del materiale combustibile -standardizzazione dei processi e dei moduli tecnologici degli impianti di centrale, ormai consolidati negli anni, i quali consentono elevata qualità di processo, riduzione dei costi di costruzione e gestione.

La struttura della filiera corta ha inizio con la fornitura ed il reperimento della biomassa da trattare. Questo materiale potrà provenire da: scarti agricoli delle colture risicole e non; potature di pioppeti; Short Rotation Forestry (SRF – piantumazione a crescita rapida); pulizia di verde pubblico e privato. Tutta la biomassa verrà raccolta nell’impianto di compostaggio adiacente all’area di progetto della centrale. Il materiale non adatto alla combustione, in virtù della sue caratteristiche, sarà destinato alla produzione del compost, utilizzato poi in agricoltura; il restante materiale subirà una serie di processi per essere così trasformato in cippato di legno vergine (da pioppeto e SRF) oppure in MPS (da scarti agricoli e pulizia verde), adeguati per una combustione in caldaia.

La centrale cogenerativa viene alimentata con la biomassa e le ceneri incombuste (scarti di processo) verranno utilizzate, in parte, nell’impianto di compostaggio per arricchire e migliorare la qualità del compost. Per i motivi sopra citati, la ragione sociale della società che gestirà buona parte di questa prima sezione della filiera sarà un’Azienda Agricola. La centrale cogenerativa, oltre ai prodotti di combustione, produce anche due diverse forme di energia:
- generazione di 1 MW di energia elettrica, da immettere nella rete nazionale, la quale verrà poi gestita dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE);
- generazione di 1,5 MW di energia termica, che andranno ad alimentare una rete di teleriscaldamento, la quale fornirà acqua calda alle frazioni del Comune di Noviglio. Il teleriscaldamento potrà essere gestita da una ESCO (Energy Service COmpany) o da altri gestori dell’energia preposti.