La fisiologia del contratto nel Codice Civile Russo
Struttura del diritto contrattuale russo
La disciplina del contratto si inquadra nel più generale ambito del diritto delle obbligazioni (obiazatelstvennoe pravo) e la sua struttura è simile a quella che tale disciplina assume nell’ambito dell’ordinamento italiano, in quanto le relative disposizioni sono ripartite in due sezioni separate del Codice Civile; nella prima parte sono contenute le disposizioni generali (sdelki), nella seconda parte vengono invece disciplinati i ventisei contratti tipici.
Tale struttura evidenzia la necessità, comune a tutti i sistemi giuridici, di predisporre dei modelli di contratto che rappresentino gli schemi delle operazioni più frequenti nella pratica degli affari; ed infatti, è proprio la complessità di queste operazioni ad aver indotto il legislatore a disciplinare espressamente questi rapporti negoziali.
Come già ricordato, il legislatore russo identifica 26 tipi di contratti, alcuni dei quali, a sua volta, sono divisi in distinte categorie (acquisto, vendita, noleggio, contratto di locazione, ecc.); ad esempio, il capitolo 30, intitolato “vendita” analizza separatamente la vendita di immobili, aziende, energia elettrica, vendita al dettaglio ecc. Inoltre, alcuni tipi di contratti sono regolati, non solo dal codice ma anche da altre leggi speciali, come, ad esempio, la legge federale del 26 marzo 2003, intitolata "Legge sul contratto di vendita di energia elettrica nel mercato al dettaglio”.
In caso di “conflitto” tra le regole contenute nelle due sezioni prevalgono le norme speciali della seconda parte (lex specialis derogat generali): in sostanza, può affermarsi che le norme della parte I costituiscano la regola generale (lex generalis), mentre le disposizioni della parte II costituiscono la regola speciale (lex specialis). Regolamentare un determinato tipo di contratto non significa che i soggetti debbano rinunciare al principio di libertà contrattuale, ponendo in essere esclusivamente le operazioni negoziali espressamente regolate dall’ordinamento.
Infatti, i singoli modelli predisposti dall’ordinamento potrebbero non rispecchiare adeguatamente l’assetto di interessi concretamente perseguito dalle parti. Pertanto, in conformità con il sopra enunciato principio della autonomia negoziale, la legge conferisce ai privati la possibilità di stipulare anche contratti non espressamente regolati. Una scelta, quella del legislatore russo, coerente con i principi accolti da tutti gli altri ordinamenti, compreso quello italiano, posto che l’art. 1322 del nostro Codice civile accorda alle parti la libertà determinare il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge nonché di concludere contratti diversi da quelli specificamente disciplinati, purché tali negozi siano volti a perseguire uno scopo meritevole di tutela per l’ordinamento giuridico.
Sempre per quanto concerne l’analisi della parte I del codice civile, si deve rilevare che tali disposizioni si applicano sia ai contratti cosiddetti civili, sia ai contratti “non di natura civile” che sono disciplinati da codici paralleli, come i contratti di lavoro e i contratti di diritto amministrativo, regolati rispettivamente dal codice del lavoro e dal codice amministrativo. Naturalmente il codice civile disciplinerà i secondi solo se il codice parallelo in questione non disponga diversamente.
Per quanto riguarda l'applicazione del diritto contrattuale, la regola generale è che la legislazione civile deve funzionare in maniera prospettica, ovvero secondo il principio, derogabile, della irretroattività delle leggi; salva espressa previsione contraria, dunque, una legge si applica con esclusivo riferimenti ai fatti venuti in essere dopo la sua approvazione. Detto principio viene espressamente individuato dall’art. 422 comma II, del c.c. russo, il quale statuisce che “se dopo la sottoscrizione di un contratto, viene approvata una legge che prevede regole vincolanti per le parti, diverse da quelle vigenti al momento della conclusione del contratto, le clausole del contratto stipulato mantengono la loro efficacia, salvo i casi in cui la legge prevede che la propria efficacia si estenda ai rapporti sorti dai contratti stipulati in precedenza”.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La fisiologia del contratto nel Codice Civile Russo
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Informazioni tesi
Autore: | Giancarlo Raia |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia aziendale |
Relatore: | Franco Maurizio Bandiera |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 32 |
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