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Il Turismo Termale in Slovenia: Il caso delle Terme Olimia

Storia delle Atomske Toplice (attualmente Terme Olimia)

Le Atomske Toplice, sono emerse in un attraente e incontaminato paesaggio collinare dall’aria fresca. In poco più di una pozzanghera di acqua cristallina, sotto una roccia, in Harina Zlaka (paese sulla stessa linea d’aria di Podcetrtek, solamente sull’altra sponda del fiume, attualmente in Croazia) nascono le Atomske Toplice.

Lì dai pori delle rocce sgorgava giornalmente un’acqua calda naturale. A quanto si racconta, erano poste sotto una roccia dalle cui cavità sorgeva acqua calda naturale. Le ragazze e le donne del vicinato, anche in inverno, scalze, si recavano lì per lavare i panni.

L'acqua è sempre stata chiara, senza sapore, solo a causa della tiepidità meno piacevole a bersi. I viaggiatori si fermavano sempre alla fonte, per lavarsi il viso e immergervi le gambe, e intanto si spargeva la voce di una sensazione piacevole e rinfrescante, di colpo si riacquistano le proprie forze e ci si sente subito ringiovanire.

L'acqua era applicabile dappertutto, anche se non si sapeva come interpretare perché era così speciale e diversa dagli altri pozzi della zona. Con il passare del tempo vennero fuori le prime dimostrazioni dalla gente del posto, ferite e lesioni guarivano immediatamente se lavate con quest’acqua calda.

Nessuno sa con precisione quando è apparso il nome “Toplice”, ma questo è in questo modo che la gente del posto ha sempre fatto riferimento al luogo, sebbene nessun numero civico facesse riferimento a tale località. Il fatto di guarire anche le ferite più riluttanti e purulente non faceva che aumentare la fiducia in quest’acqua da parte dei bagnanti, molto prima di riceverla dai medici.

Prima della guerra, l'acqua calda di Harina Zlaka sollevò l’attenzione del dr. Paul Strmšek, professore al liceo di Celje, se ne interessò nel 1938, ma non vi fu un’ampia risposta professionale. Un ingegnere rumeno, probabilmente un parente della Regina Maria Karadjordjevi&c (o Maria di Romania, moglie del Re Alessandro I di Iugoslavia), che aveva una residenza estiva nelle colline del Roginski, dedusse dai suoi rilievi sul terreno che si sarebbe potuto aprire un redditizio centro benessere.

Così che già nel 1939, volle assumere un prestito bancario per iniziare la costruzione del centro. La seconda guerra mondiale però intralciò i suoi piani, che furono rimandati di almeno vent’anni. L’istituto per la climatologia, balneoterapia e fisioterapia di Zagabria nel 1930 fece un analisi chimica delle sorgenti in superficie di Harina Zlaka, ma i dati non suscitarono particolare interesse.

Queste sorgenti calde naturali riuscirono, già prima della guerra, intorno al 1935, ad attirare l'attenzione di un sacerdote locale, Frederik Sternad, non tanto come prete, ma piuttosto come geologo amatoriale (in quanto nel suo tempo libero si dilettava nel raccogliere e catalogare pietre) che volle scoprire le cause del perché l'acqua non è solo calda, ma aiuta ad alleviare disagi vari e crea un ambiente piacevole.

Ci volle del tempo prima che fosse riuscito a rivolgersi ad esperti che, dopo una più completa osservazione dell’acqua, riuscirono a farsi una propria idea. Cominciarono a girare voci, su di un misterioso centro termale che un tempo ha conosciuto un suo splendore e che fu poi improvvisamente affondato. Si mormora che queste fossero le piscine personali dei Baroni di Miljana, vissuti circa 4 secoli prima.

Le terme sarebbero poi andate sommerse a causa dell’innalzamento del livello dell’acqua del fiume per la partizione di un mulino più grande. Un medico di Maribor, tale Dr. Edward Glaser cercò di approfondire l’interessante storia di queste terme per contribuire ad avere un atteggiamento meno scettico nei confronti di questo tesoro naturale sito lungo il fiume Sotla.

Purtroppo però, le case vicine al Sotla citate dal Dr. Glaser, direttamente collegate al passato delle terme, furono demolite alcuni anni prima. Riassumendo i suoi studi sulle Toplice di Podcetrtek, pubblicati nel “Acta historica medicinae veterinae pharmaciae” del 1967, affermava, tra l'altro, che dato il numero di resti celtici e romani ritrovati nel paese, sotto il monte Dona?ka e nelle immediate vicinanze delle varie terme, si poteva constatare che queste sorgenti erano già note ai loro tempi.

Il prof. Jože Koropec, ricercatore di storia medievale, ritrovò testimonianze sulle acque termali di Pod?etrtek in registri tenuti negli archivi di Graz e Vienna, nei quali veniva chiaramente indicato come fossero davvero delle “terme del popolo”.

Nel momento in cui la zona fu studiata per determinare la quantità di bentonite, e magari anche di altri minerali adatti ad un uso economico, è evidente come tale opportunità fu sfruttata anche per studiare l'insolita sorgente, sulla quale il sacerdote locale aveva parlato a lungo. In questa occasione, il sacerdote Sternad prese in prestito un contatore Geiger e girò per intero l’ambiente circostante.

Notò che la lancetta batteva di più intorno alle sorgenti, in direzione del castello fino alla chiesa e ai boschi della Rudnica. L'acqua, dunque, sorgeva in una zona abbastanza radioattiva e l'impressione era che questo fosse dovuto a qualche minerale di uranio o simili, o che contenesse altre sostanze radioattive come il gas radon o qualcosa del genere. Il padrone di una piccola fabbrica locale, ricordava che una volta l'acqua era già stata studiata ma che nessuno poteva sapere i risultati.

La gente non sapeva nulla riguardo la composizione chimica e la radioattività dell'acqua, a loro piaceva solamente frequentare questo posto, l’acqua era bella, molto simile a quella normale, la temperatura era equivalente a quella corporea a vantaggio per l'ospite, che vi si bagnava volentieri. Notavano con piacere, che scacciava la stanchezza, alleviava i dolori e guariva le ferite. In fretta, si sparsero in giro le voci di come le ferite di 10 anni sulle gambe di Neza Jarhov da Olimje, che aveva già circa 70 anni, fossero guarite, o di come le ulcere gastriche di Regvat da Plavi? fossero sparite etc. etc.

In campagna le persone ragionano tutte allo stesso modo, soprattutto quando si tratta di assistere il bestiame; si iniziò a credere sempre di più nel "miracolo dell'acqua" quando venne fuori, che Tone Šelekar di Zapot, rimosse con quest’acqua degli strani funghi formatisi sulla schiena della sua mucca.

Un veterinario raccomandò un analogo trattamento per il cavallo della famiglia Sinkovi?, che aveva delle piaghe sul collo - dopo pochi giorni, grazie all'acqua furono completamente rimosse. Questi ed altri episodi respinsero i dubbi e le critiche di coloro che ostinatamente sostenevano che l'acqua non aveva alcun valore, poiché il nuoto in generale fa bene all’uomo, soprattutto se l’acqua è bella tiepida, tutto il resto è solo fantasia e auto suggestione.

Dopo tutto, una mucca e un cavallo non potevano immaginare che l'acqua li avrebbe aiutati. Si potrebbe dire che questo è di nuovo un punto a favore per lo sviluppo del centro termale. Tuttavia, furono decisive le persone che ancora in gran numero venivano a bagnarsi nell’acqua di Harina Zlaka. Non avevano paura nemmeno dei serpenti che giravano lì intorno e si scaldavano nelle fessure delle rocce, o della sporcizia che comunque non mancava. Stavano come sardine in scatola, ma non per questo prendevano infezioni.

Si mormorava che l'acqua fosse come una cura personalizzata che distruggeva i microbi dannosi. Così, iniziarono veri e propri pellegrinaggi alle Toplice, venivano persone di tutte le professioni ed età. Giravano voci che l'acqua impoverisse la fertilità, ma erano infondate, in quanto, al contrario, sia a donne che a uomini tornava la potenza sessuale, e persisteva anche col passare degli anni.

La persistenza era dovuta all’effetto, legato all'esperienza dell'acqua, di rimettere rapidamente in sesto, allontanare la stanchezza e, ovviamente, in tal modo restituire forza di vita. Riposare e fare il bagno in un ambiente confortevole rinvigorisce più velocemente anche le persone anziane che, con la loro età, si stancano più facilmente.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il Turismo Termale in Slovenia: Il caso delle Terme Olimia

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Informazioni tesi

  Autore: Andrea Cini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Scienze del turismo
  Relatore: Paolo Gerbaldo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 51

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