Viaggio nell’Aldilà. Processioni scultoree di epoca medievale.
Statuine femminili nelle processioni funerarie del Medioevo cinese
In tutte le processioni funebri di epoca medievale era inclusa una quantità notevole di statuine raffiguranti figure femminili, la maggior parte delle quali rappresenta soprattutto donne collocate piuttosto in basso nella scala sociale della società cinese, ovvero inservienti e intrattenitrici di corte.
Dato però che di queste due categorie si è già trattato nella sezione precedente, qui di seguito saranno presentati alcuni esempi di sculture di donne provenienti dall’ambiente élitario delle corte cinese, non soltanto per analizzare le principali tendenze dell’epoca in fatto di abbigliamento, ma anche per ricreare un quadro generale sullo standard di bellezza femminile del tempo. A tale scopo saranno analizzati esemplari provenienti dalle tombe di Sima Jinlong (484), di Song Shaozu (477), della principessa Ruru (550) , di Li Xian (569), di Lou Rui (570) e di Fan Cui (575).
Prima di passare ad un’analisi dettagliata di tali esemplari, è opportuno sottolineare che, per quanto riguarda le statuine femminili, l’individuazione del loro ruolo all’interno dei cortei non è sempre semplice ed immediata soprattutto quando gli archeologi forniscono classificazioni vaghe: infatti, alle statuine di donna, a meno che non rappresentino inservienti o intrattenitrici (e questa funzione viene in genere specificata), è spesso attribuito il termine generico di nϋ yong (“statuina femminile”) che non fornisce alcuna informazione precisa circa il ruolo rivestito. In tali casi, gli abiti possono costituire un valido, ma non infallibile, aiuto per comprendere lo status sociale della donna che ciascuna statuina rappresenta.
Il corteo di Sima Jinlong comprendeva numerose statuine di donne, alcune delle quali sono state classificate come “musiciste”, ovvero jile yong, mentre altre semplicemente come nϋ yong, ovvero “statuine femminili”.
Queste ultime, come le intrattenitrici, indossano un alto copricapo fengmao, o “copricapo [che protegge] dal vento”, un abito largo, lungo fino ai piedi, che non permette di percepire il corpo, con ampie maniche e incrociato sul davanti; presentano la testa china e le mani giunte sul ventre. Sia i lineamenti del volto, sia la corporatura, sia gli abiti, rimandano alle popolazioni nomadi che avevano invaso e conquistato il nord della Cina.
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Viaggio nell’Aldilà. Processioni scultoree di epoca medievale.
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Informazioni tesi
Autore: | Roberta Consoli |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere Moderne |
Corso: | Lingue e Civiltà Orientali |
Relatore: | Sabrina Rastelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 189 |
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