L'organizzazione innovativa: partecipazione, coordinamento e leadership nelle startup innovative

Il tema startup è oggi protagonista di diverse iniziative governative, nazionali ed europee, che sentono la necessità di sostenere, oltre alla crescita del capitale umano e delle attività di Ricerca e Sviluppo, anche un'altra variabile fondamentale, ossia l'imprenditorialità, che grazie allo sfruttamento delle opportunità fornite dalla nuova conoscenza e dalle idee, crea valore economico per la collettività.

L'imprenditorialità è quel legame mancante tra investimenti in nuova conoscenza e crescita economica, è il motore basilare dello sviluppo socioeconomico. La prima comparsa dell'economia imprenditoriale è avvenuta negli anni '80 in California, in quell'area diventata famosa e conosciuta in tutto il mondo come Silicon Valley, mentre fino ad allora la capacità di sviluppare e portare sul mercato innovazioni tecnologiche era limitata prevalentemente alle grandi imprese molto strutturate come IBM, Kodak e AT&T.

Tra i più importanti territori che nel mondo hanno sviluppato un produttivo ecosistema dell'innovazione, oltre all'area della Silicon Valley e ad altre città nordamericane (Los Angeles, Seattle, New York e Boston), vi sono città come Tel Aviv, Toronto, Parigi, San Paolo, Mosca, Berlino, Bangalore e Singapore.

Per discutere di startup occorre analizzare i tre aspetti centrali: il primo riguarda la definizione stessa di startup; il secondo le differenti tipologie organizzative di startup, il terzo aspetto riguarda la diversità degli ecosistemi di supporto alla nascita, sviluppo e consolidamento delle startup.

Steve Blank, uno degli imprenditori più influenti della Silicon Valley, definisce la startup "un'organizzazione temporanea, che ha lo scopo di cercare un business model scalabile e ripetibile"; da questa definizione discendono i fattori chiave che devono essere presenti all'interno di una startup:
- Replicabilità del business: consiste nel poter ripetere il modello di business in diverse aree geografiche e differenti periodi temporali;
- Scalabilità del modello: è la capacità di una startup di crescere in modo esponenziale utilizzando poche risorse;
- Innovazione intrinseca: le startup nascono per soddisfare o rendere manifesto un bisogno non ancora evidente;
- Temporaneità: una startup rappresenta una prima fase di un percorso aziendale di crescita e sviluppo.

L'obiettivo principale di una startup è la grandezza. Lo small business è destinato a rimanere small business, mentre l'obiettivo della Startup è crescere velocemente, come hanno fatto Facebook, Quora e Uber che da startup sono diventate imprese multinazionali famose in tutto il mondo.

Steve Blank asserisce che per potersi posizionare velocemente sul mercato è necessario offrire al consumatore qualcosa di nuovo e diverso da ciò che già esiste affermando che esistono almeno 6 tipologie di aziende di nuova costituzione:
- "Lifestyle Startups: Work to Live Their Passion": queste Startup nascono per far vivere i fondatori della loro passione;
- "Small-Business Startups: Work to Feed the Family", in questo tipo di startup è l'imprenditore che gestisce direttamente l'attività, investe il proprio capitale nel business e assume familiari o persone del luogo come dipendenti;
- "Scalable Startups: Born to Be Big", dove gli imprenditori vogliono scalare il proprio business e creare un'azienda che verrà quotata in Borsa;
- "Buyable Startups: Acquisition Targets", sono realtà che costruiscono il modello di business sull'offerta di un servizio che ha lo scopo di creare soluzioni strategiche per grosse multinazionali già esistenti;
- "Social Startups: Driven to Make a Difference", i cui imprenditori hanno l'ambizione di rendere il mondo un posto migliore, che mostrano scarso interesse a prendere quote di mercato o a creare ricchezza per sé stessi;
- "Large-Company Startups: Innovate or Evaporate", sono quelle che partono dall'assunto che il ciclo di vita di una grande azienda è finito e tende ad essere sempre più breve.

Il fattore tempo è fondamentale per qualsiasi business e lo è ancor di più nel caso di imprese neonate, che non si sono ancora affermate nel mercato. L'espressione Time To Market (TTM) indica il tempo necessario per lo svolgimento del processo che parte dall'ideazione e sviluppo di un prodotto o servizio fino alla sua commercializzazione.

È fondamentale stare al passo con i tempi in un ambiente movimentato come quello del marketing e della comunicazione. La struttura delle aziende, il metodo di sviluppo di nuovi prodotti, la mentalità imprenditoriale sono tutti elementi che hanno avuto un'evoluzione enormemente accelerata con l'avvento di Internet. Lanciare un prodotto troppo velocemente per anticipare la concorrenza può avere conseguenze catastrofiche sulle vendite e sulla soddisfazione dei consumatori, mentre un'eccessiva ricerca di perfezionamento del prodotto potrebbe permettere a qualche competitor diretto di entrare prima nel mercato. [...]