Interazione di nuovi leganti acilpirazoloni O2-e O4-donatori nei confronti di accettori di rame e argento
Spettroscopia NMR
Per i derivati diamagnetici 11-28 è stato possibile eseguire studi 1H NMR. Tutti gli spettri presentano gli assorbimenti attesi con la giusta integrazione in accordo alla formulazione proposta per i derivati suddetti.
I segnali larghi dei protoni acidi osservabili a campi molto alti (10-12 ppm) negli spettri dei leganti neutri, scompaiono in seguito alla coordinazione, confermando ulteriormente l'avvenuta formazione dei complessi contenenti i leganti nella forma anionica deprotonata.
I segnali dei metili nella posizione 3 dei pirazoloni sono stati sempre riscontrati a campi più bassi, e stesso andamento si è osservato per i segnali degli eterocicli dei derivati contenenti i leganti (S1)-, (S2)- ed (O)-.
Questo è in accordo con un deschermaggio degli anelli aromatici in seguito alla coordinazione dei leganti al metallo ed indica un flusso di densità elettronica verso il centro rameoso o di argento.
Gran parte dei complessi ottenuti contenenti fosfine sono stati caratterizzati con la tecnica 31P NMR a temperatura ambiente, e per qualche derivato abbiamo condotto studi anche a bassa temperatura (230 K). Infatti a temperatura ambiente si osservano spesso segnali molto larghi e non ben definiti, mentre a temperature di circa 50°C sotto lo zero è stato spesso possibile osservare diversi set di segnali ben netti da cui è stato possibile ricavare le costanti di accoppiamento 1J(Ag-31P) e 1J(Ag-31P). E’ noto che la grandezza delle costanti di accoppiamento dipende dalla forza del legame Ag-P e dagli angoli di legame attorno al fosforo e può quindi fornire utili indicazioni anche sulla geometria del metallo.
I derivati aventi formula generale [(Q)Ag(PR3)2]2(AgNO3) presentano sempre un segnale molto largo a temperatura ambiente a circa 8-10 ppm.. Nel caso del derivato 23, contenente due fosfori legati all’argento, si osserva un singolo segnale a temperatura ambiente, che si separa in due doppi doppietti a T = 230 K. E’ stato possibile così ricavare le costanti di accoppiamento Ag-P per i due isotopi Ag e Ag. La presenza di due doppietti con vicino due segnali broad indica che vi sono due legami Ag-P differenti, e ciò è prevedibile data anche l’asimmetria dei leganti acilpirazolonati, nei quali generalmente l’ossigeno più donatore risulta essere quello del carbonile fuso all’anello pirazolico. Tra l'altro questo è stato anche verificato strutturalmente dai valori delle distanze di legame Ag-O.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Interazione di nuovi leganti acilpirazoloni O2-e O4-donatori nei confronti di accettori di rame e argento
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Informazioni tesi
Autore: | Laura Serafini |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1999-00 |
Università: | Università degli Studi di Camerino |
Facoltà: | Scienze Chimiche |
Corso: | Chimica |
Relatore: | Claudio Pettinari |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 88 |
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