Rilevamento di sostanze odorigene durante operazioni di bonifica: aspetti generali, igienico-sanitari e chimici

La peculiare natura del sito in esame, il particolare espletamento delle attività di bonifica e naturalmente la movimentazione meccanica dei carichi inquinati presenti nel suolo, sono potenzialmente in grado di causare inquinamento dell’aria sia di natura chimica (veicolazione di gas e particolato) che di natura microbiologica (prodotti del metabolismo batterico e microrganismi adesi ed associati ai carichi di polveri).
La possibilità di attuare un piano di monitoraggio che prenda in considerazione gli aspetti fisico, chimico e microbiologico permette la caratterizzazione del sito in questione, utilizzando il monitoraggio stesso come strumento attivo disponibile di sorveglianza e tutela per la salute sia dei lavoratori addetti alle mansioni di bonifica che dei cittadini residenti in prossimità del sito in oggetto.
Tale monitoraggio consiste nella misurazione degli agenti chimici e microbiologici aerodispersi potenzialmente pericolosi per la salute; pertanto anche la stima della contaminazione microbica viene a rappresentare una tappa importante nella determinazione della qualità microbiologica dell’aria poiché tra i rischi di natura biologica sono stati riconosciuti quelli allergici e tossici, permettendo così di ricondurre sindromi irritative delle mucose e delle prime vie respiratorie a esposizioni a batteri e funghi o ai prodotti del loro metabolismo.
Tuttavia la tematica è assai complessa poiché il rischio per la salute non dipende esclusivamente dalle condizioni dell’ambiente ma anche, e soprattutto, dalla predisposizione e dalla suscettibilità del singolo individuo, nonché dall’intensità e dalla durata dell’esposizione.
Le metodologie di rilevamento delle sostanze odorigene (chimiche, olfattometriche, naso elettronico) si presentano complesse e condizionate, in molti casi, da situazioni locali caratterizzate da scarsa accettazione sociale da parte della popolazione interessata, che associa alla percezione di odori fattori di potenziale pericolo. Nel caso di sostanze aventi uno specifico interesse igienico-sanitario l’individuazione analitica delle singole sostanze e della relativa concentrazione diventa essenziale e prioritaria. La concentrazione delle sostanze inquinanti riscontrabili al livello del suolo (immissione) dipende anche dalle locali condizioni meteorologiche ed orografiche oltre che dalle caratteristiche delle sorgenti e dalle quantità emesse.
Tale elemento di incompatibilità con le aree abitate era un concetto già considerato dalle prime leggi ambientali quali il Regio decreto 3/2/1901 n. 45, e il Regio decreto 19/10/1930 n. 1398.
Si può definire “odore” qualunque emanazione percettibile attraverso l’olfatto. Nel naso umano sono presenti dei chemiorecettori che si eccitano in funzione delle caratteristiche delle sostanze odorigene. Affinché le molecole di tali sostanze siano recepite dai chemiorecettori è necessario che posseggano sufficiente volatilità e solubilità.
Per rendere il più possibile oggettive le sensazioni olfattive sono stati definiti alcuni parametri descrittivi del carattere dell’odore quali: la percettibilità o rivelabilità, l’intensità o forza della sensazione percepita, la diffusione e il tono edonico. L’effetto cumulativo di questi parametri può portare ad un fastidio. Bisogna ricordare che la percezione dell’odore ha una base oggettiva, mentre la sensazione è personale e dipende dall’età del soggetto, dallo stato di salute, dallo stato di assuefazione ed adattamento all’odore stesso.