Il Caso Solaris. La storia del film in Italia.

La ricostruzione della vicenda del film si basa essenzialmente sull'analisi e sullo studio di documenti storici: quotidiani, riviste specializzate di cinema, testimonianze dei giornalisti, dichiarazioni del regista e l'intervista rilasciatami da Dacia Maraini il cui testo si trova in appendice al capitolo e non ultimo il fascicolo di revisione cinematografica n.64521 presente al Ministero delle Attività e dei Beni Culturali di Roma.
La vicenda storica del film in Italia è strettamente correlata alla particolarissima situazione accennata nel paragrafo precedente: la questione dei diritti d'autore in Unione Sovietica. E’ un elemento fondamentale, imprescindibile dall'analisi, che si affianca al cinismo offensivo con il quale ha operato la Euro International Film nella distribuzione del film.
Andrei Tarkovskij viene invitato in Italia per presenziare alla "prima", e arriva in Italia, a Roma, il 25 aprile 1974 accompagnato dal protagonista maschile Donatas Banionis, e dalla protagonista femminile, Natalia Bondarciuk.
Rimarrà in Italia sino al 30 aprile, per poi ripartire per l'Unione Sovietica. In questi cinque giorni di permanenza il film dovrebbe essere presentato in due occasioni: a Roma, il giorno dell'arrivo, e a Milano il 29 aprile, ma le cose non andranno in questo modo.
La casa di distribuzione italiana è preoccupata, non vuole scandali, cerca di gestire la situazione nel modo che ritiene più efficace e come prima cosa presenta in ritardo la domanda di revisione cinematografica al Ministero Turismo e dello Spettacolo.
Se leggiamo con attenzione i quotidiani dell'epoca scopriamo, ad esempio, che su «L'Unità» del 2 aprile 1974 Carlo Benedetti, allora corrispondente a Mosca, intervistando Tarkovskij suIl suo nuovo film Lo specchio, in chiusura da la notizia in anteprima dell'arrivo a fine mese del regista sovietico in Italia per la presentazione ufficiale del suo film Solaris.
E’ lecito dedurre, quindi, che se il 2 aprile 1974 questa notizia era ufficiale, il regista avesse già preso accordi con la casa di distribuzione italiana riguardo i giorni dell'incontro.
Tuttavia Alfredo Moriconi, rappresentante legale della Euro International Film, presenta la domanda di revisione al Ministero del Turismo e dello Spettacolo il 24 aprile 1974, il giorno prima, cioè, dell'arrivo di Tarkovskij. Il tempo medio per ottenere un nulla osta, obbligatorio per legge, è di circa una settimana e anche questa pellicola segue questo percorso. L'anomalia sta, però, nel fatto che, proprio durante i cinque giorni di permanenza di Tarkovskij in Italia, non sia legalmente possibile proiettare in pubblico la copia del film, che non ha ancora ottenuto il nulla osta definitivo.