Hiking nelle inner peripheries: le strutture extralberghiere a basso impatto ambientale e la risposta al COVID-19 nella stagione estiva 2020
Slow Tourism e hiking tourism
Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, le IP e le aree interne sono zone che sicuramente possono giovare dello sviluppo turistico sostenibile per risolvere le problematiche che le affliggono: il viaggiatore, scegliendo queste aree come destinazione, può contribuire attivamente al processo di sostenibilità ambientale, sociale ed economica dell'attività del settore.
Per quanto riguarda invece la scelta del tipo di turismo, rimaniamo all'interno del concetto di Slow Tourism introdotto nel primo paragrafo di questo capitolo. Molto spesso, tra le "vacanze sostenibili", vengono inclusi cicloturismo e il turismo dei cammini. Questo perché compatibili, per molti aspetti, con lo Slow Tourism, che abbiamo definito essere a tutti gli effetti una realizzazione del turismo sostenibile. Infatti, il turismo del cammino è popolare anche tra i viaggiatori a cui interessa la natura e la cultura del luogo o che vogliono vivere esperienze locali autentiche, perché permette loro di entrare in contatto più direttamente con le persone, la natura e la cultura di un territorio.
Per molti versi, questo ambito è ancora poco studiato. I primi studi sul turismo del cammino si hanno intorno all'inizio del duemila e dopo più di dieci anni la letteratura esistente sul fenomeno viene ancora definita come "limitata". In letteratura, inoltre, non esiste un termine univoco per definire questa nicchia: sono egualmente usati walking tourism, hiking tourism e talvolta backpacking tourism, senza che ci sia una netta divisione tra i termini; o ancora si include questo settore all'interno dell'adventure tourism, del turismo sportivo o del turismo montano. Nel 2019, la UNWTO sottolineava la necessità di concentrare gli studi sui benefici sociali, economici e ambientali del camminare, sia in generale, sia nel contesto turistico. Nel presente documento utilizzerò la dicitura hiking tourism, come definita da Nordbo et alia: "una vacanza o un'attività svolta all'aperto durante una vacanza che consiste in camminate più o meno lunghe (da meno di un'ora ad alcuni giorni) in contesti naturalistici e culturali, e spesso in aree rurali. Lo scopo del camminare potrebbe essere svago, esercizio, contemplazione o esperienze simili".
Se il turismo nature-based, ovvero che ha come attrattore la natura, è in continuo sviluppo dagli anni Ottanta e ha raggiunto livelli mainstream all'inizio del millennio, l'emergere dell'hiking tourism è stato facilitato da diversi fattori, come lo sviluppo del paradigma post-fordista nel settore turistico, la nascita del già citato Slow Tourism e le problematiche legate alla salute derivanti dalle modificazioni nelle abitudini alimentari della popolazione dei paesi più ricchi, che hanno generato rischi legati anche alla sedentarietà. Infatti, un altro motivo per scegliere di passare le proprie vacanze camminando è il collegamento tra benessere fisico e mentale: viaggiare può decisamente contribuire a quello mentale delle persone, e camminando si contribuisce direttamente a quello fisico e indirettamente a quello psicologico.
Si è quindi vista una prima diffusione del fenomeno dalla fine del primo decennio del secolo, soprattutto negli USA e in Nuova Zelanda, ma anche in Germania, per poi diventare frequente in tutta Europa. Per esempio, prendendo uno dei cammini europei più conosciuti, ovvero il Cammino di Santiago de Compostela, dai quasi 180.000 pellegrini del 2004 nel 2018 si è arrivati a oltre 320.000.
Scegliere questo tipo di turismo per sviluppare le aree interne può essere vantaggioso per diversi motivi. Prima di tutto è necessario ricordare che ad oggi è la domanda a guidare il mercato: "i sistemi locali e i loro attori economici principali si devono confrontare con la domanda e le preferenze di consumatori e investitori nello spazio nazionale, europeo e persino globale", in quanto "la domanda è un fattore di sviluppo fondamentale".
Più nello specifico, i pro dell'hiking tourism coinvolgono, come indicato da UNWTO nel suo report del 2019, sia i viaggiatori, sia le destinazioni e i loro abitanti. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
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Informazioni tesi
Autore: | Giorgia Nanut |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2019-20 |
Università: | Università degli Studi del Piemonte Orientale A.Avogadro |
Facoltà: | Scienze Umanistiche |
Corso: | Progettazione e gestione dei sistemi turistici |
Relatore: | Andrea Turolla |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 100 |
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