La dinamica della missione diplomatica

Una missione diplomatica, pur continuando giuridicamente ad esistere, può trovarsi in situazioni anomale, nelle quali le sue funzioni vengono notevolmente ridotte. Queste situazioni sono l’Affievolimento, la Sospensione e il turbamento dell’ordine gerarchico.

Una missione diplomatica può trovarsi una situazione di affievolimento, quando viene a subire una diminuzione delle sue capacità funzionali. Questa diminuzione può derivare da cause di natura giuridica o politica.
Situazione determinante di natura giuridica in cui viene a trovarsi una Rappresentanza Diplomatica, può essere la mancata delega del suo Capo missione titolare, o per impossibilità di delega stessa, si retta non da un incaricato degli affari ad interim, ma da un Gerente degli Affari, o Incaricato di Affari.
Situazione determinante di natura politica in cui viene a trovarsi una Rappresentanza Diplomatica, la quale resti priva del titolare per un determinato periodo di tempo, dello Stato inviante, di proposito, conseguente una tensione di particolare rilievo nelle relazioni politiche tra i due Paesi.
La situazione, anomala di affievolimento, può essere decisa singolarmente da uno dei due Stati. Ma può essere anche decisa in senso ad un’organizzazione internazionale, la quale abbia deciso il ritiro dei capi missione.

Altra situazione anomale della Missione Diplomatica è la sospensione della stessa. Consiste non soltanto in una limitazione della sua possibilità di funzionamento, ma in una sua temporanea impossibilità di funzionare, dovuta a cause di varia natura.
Le cause possono essere:

1) La condizione che un Missione Diplomatica non abbia potuto seguire il governo dello Stato accreditatario, trasferitosi, in seguito ad un’occupazione bellica in altra città.
2) Il prolungato ritardo, da parte dello Stato inviante di riconoscere il nuovo regime nello Stato Ricevente, e viceversa.
3) L’adesione degli agenti diplomatici data al governo insurrezionale creatosi nel Paese di appartenenza, prima che lo Stato ricevente abbia riconosciuto il Governo stesso.

Un'altra situazione anomala concerne l’aspetto intrinseco di ufficio gerarchicamente organizzato.
Potrebbe verificarsi che alcuni membri della missione diplomatica intendessero far prevalere nei confronti del Capo Missione, la decisione di disconoscere come proprio organo centrale superiore il Governo legittimo dello Stato di appartenenza, affermando invece, il proprio mandato da un governo insurrezionale, anche se quest’ultimo ancora non riconosciuto dallo Stato ricevente.
Può verificarsi anche l’inverso, vale a dire, che il Capo della Missione Diplomatica, non volesse aderire al nuovo Governo sorto nel paese di appartenenza, anche se già riconosciuto dal Governo ricevente, e che cercassero di sottrarre i beni della Missione.
L’ipotesi che il Capo Missione, richiamato dal proprio Governo per finita Missione, si rifiutasse di cedere al suo successore, la disponibilità dei beni che fanno parte della Missione.
Queste situazioni di turbamento dell’ordine gerarchico di una Missione Diplomatica, possono determinare l’impossibilità del suo funzionamento, ma allo stesso tempo pongono allo Stato ricevente questioni particolarmente delicate.