Skip to content

Identificazione proiettiva, double bind, schizofrenia

Simbolismo ed equazioni simboliche

Il concetto di identificazione proiettiva venne formulato compiutamente da Melanie Klein nel saggio Note su alcuni meccanismi schizoidi del 1946, ma già nel 1930, nel saggio L’importanza della formazione dei simboli nello sviluppo dell’Io, l’autrice aveva anticipato in modo indiretto tale meccanismo. In riferimento all’analisi di un suo piccolo paziente, Dick, riportata dalla Klein a illustrazione della teoria espressa nel saggio del 1930, Hanna Segal affermò con stupore che «ciò che la Klein descrive riguardo al rapporto di Dick con il suo oggetto non è solo l’aggressione ma anche una massiccia identificazione proiettiva, un processo che concettualizzerà solo molto più tardi» (Segal, 1991, p. 40).

I prodromi della formulazione del concetto di identificazione proiettiva non emergono soltanto dall’analisi del piccolo paziente, ma anche dalla cornice teorica in cui quel caso viene inscritto. Nel saggio del 1930 Melanie Klein ripercorse gli stadi dello sviluppo dell’Io, concentrandosi principalmente sulla fase orale. L’autrice affermò che tale fase si inaugura con il desiderio sadico-orale di divorare il seno materno, al fine di impossessarsi del suo corpo e distruggerlo. «Le aggressioni sadiche del bambino hanno perciò per oggetto tanto il padre quanto la madre, i quali, nelle sue fantasie, vengono morsi, lacerati, tagliati o ridotti in pezzi» (Klein, 1930, p. 249). In questo contesto psichico le primissime forme di difesa attivate dal soggetto sono in relazione a due fonti di pericolo: il proprio sadismo, contro cui la difesa si configura come espulsione, e l’oggetto esterno, contro cui il bambino sperimenta la fantasia della distruzione.

Gli oggetti esterni, contro cui sono rivolti gli attacchi aggressivi, vengono percepiti come minacciosi per il proprio Sé, e il bambino sviluppa così l’angoscia di essere punito, a sua volta interiorizzata per effetto dell’introiezione sadico-orale degli oggetti. In questa fase gli oggetti non sono percepiti come separati dal Sé, ma come oggetti parziali confusi al soggetto, per cui il seno e la mamma sono la stessa cosa e quando proiettati all’interno, diventano parti di Sé. E’ il processo che verrà definito da Segal equazione simbolica (Segal, 1957, 1991). Nello sviluppo normale, le fantasie sadiche, il formarsi dell’angoscia e l’attivazione delle difese sono funzionali alla formazione della capacità di simbolizzazione e di un adeguato rapporto con la realtà esterna e interna. E’ il primo passo verso la relazione con il mondo, quando gli oggetti animati e inanimati si equivalgono.

Le fantasie sadiche dirette contro l’interno del corpo materno costituiscono quindi il primo rapporto fondamentale con il mondo esterno e con la realtà. La misura in cui il soggetto acquisirà in seguito un rapporto con il mondo esterno conforme alla realtà dipende da quella del successo con il quale egli supera questo stadio. La primissima realtà del bambino, dunque, è totalmente di fantasia; egli è circondato da un mondo di oggetti d’angoscia e, per quanto riguarda la loro capacità di angoscia, escrementi, organi, oggetti, cose animate e inanimate si equivalgono. Un rapporto autentico con la realtà si istituisce gradualmente, a partire da questa realtà illusoria, a mano a mano che l’Io si sviluppa. Lo sviluppo dell’Io è capace di tollerare, in un’età precocissima, la pressione delle primissime situazioni d’angoscia. Insomma, siamo qui di fronte, come al solito, al problema di un certo equilibrio ottimale tra i fattori in gioco. Perché vi sia una ricca formazione di simboli e abbondanza di fantasie è indispensabile, dato che ne è la base, una quantità adeguata di angoscia; d’altro lato, perché l’angoscia possa essere elaborata soddisfacentemente, perché tutto questo stadio primitivo possa concludersi favorevolmente e lo sviluppo dell’Io possa avere un esito felice, è essenziale che l’Io riesca a tollerare l’angoscia in misura sufficiente (Klein, 1930, p.251).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Identificazione proiettiva, double bind, schizofrenia

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Danila Guerini
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bergamo
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Psicologia Clinica
  Relatore: Pietro Barbetta
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 100

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

comunicazione
melanie klein
creatività
simbolismo
deleuze
psicosi
schizofrenia
relazioni oggettuali
identificazione proiettiva
double bind
posizione depressiva
sviluppo infantile
wilfred bion
posizione schizoparanoide
reverie materna
prassi terapeutiche
psicoterapia istituzionale
clinica la borde
jean oury
sindrome transcontestuale
epistemologia
linguaggio
bateson
guattari

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi