Swellfoot the Tyrant di Percy Bysshe Shelley: satira, politica e censura nel teatro georgiano

Delineata la forma, avviciniamoci al contenuto. Il tessuto narrativo individuato poc’anzi è ricco di significati. Il rapporto di Swellfoot the Tyrant con la storia è inequivocabile: l’alterco tra Swellfoot e Iona ricalca quello tra King George e Queen Caroline, sebbene le colpe della regina non vengano esplicitate nella burletta, ma lasciate a vaghe insinuazioni a sfondo sessuale. Le identità degli altri personaggi sono individuate da Newman I. White il quale, mettendo in relazione Swellfoot the Tyrant con altre produzioni satiriche del tempo, giunge alle seguenti conclusioni: Mammon è Lord Liverpool (Prime Minister) Purganax è Lord Castlereagh (Leader of the House of Commons), Laoktonos è Wellington (il valoroso generale che prenderà il nomignolo di “Iron Duke”) e Dakry è Lord Eldon (Lord Chancellor). Gli altri personaggi ruotano attorno alla Commissione di Milano, istituita per trovare le prove della colpevolezza di Queen Caroline che verranno raccolte poi nella famigerata Green Bag: Leech è il Vice Chancellor Leach, l’organizzatore della Commissione, mentre Gadfly e Rat ne rappresentano due influenti membri.
E’ attorno al contenuto di questa Green Bag che si snoda il processo (sia reale che fittizio) di Queen Caroline/Iona: una borsa verde era effettivamente utilizzata secondo la prassi giudiziaria dell’epoca per contenere le prove durante i processi. La borsa contenente le prove dell’infedeltà e della lascivia della regina però, iniziò ad essere associata alla corruzione del governo inglese: la Commissione di Milano infatti assoldò spie per insinuarsi nella vita privata della regina ed arrivò perfino a rubare carte segrete durante il suo esilio italiano. Queste prove ottenute in maniera illecita divennero per metonimia l’emblema dell’operato disonesto del governo, tant’è vero che l’uso di green bags venne sospeso proprio dopo il processo decaduto di Queen Caroline per i significati negativi e corrotti a cui venne inequivocabilmente associato.
In Swellfoot the Tyrant la Green Bag contiene come abbiamo visto sopra un intruglio di sostanze velenose, tra cui il vomito di Gadfly e Leech. La borsa portadocumenti diventa un enorme stomaco pieno di sostanze rivoltanti, ed è così che la rappresentano anche altre caricature e scritti dell’epoca: basti come esempio l’intervento di Leigh Hunt il quale, sull’Examiner del 9 giugno 1820, scriveva che i testimoni italiani venivano corrotti “ […] to gather poison for one of those venomous Green Bags, which have so long infected and nauseated the people and are now to infect the Queen”.