Shylock. Da Shakespeare a Wesker
Shylock, tragedia nella commedia
The Merchant of Venice è inserito nei canoni shakespeariani tra le commedie, ma etichettarla così sembra, secondo noi e molti altri, troppo riduttivo. In concordanza con quanto scrive Northrop Frye, le dinamiche e l'intreccio rispettano fedelmente lo schema classico della commedia: c'è un giovane che, per astuzia o fortuna, vince il senex (in questo caso, il padre di Porzia, che rimane una presenza decisiva per mezzo della promessa strappata alla figlia); c'è qualcuno che ostacola il loro amore ed è contrassegnato da una certa schiavitù mentale (il limite del padre di Porzia potrebbe essere il suo essere "filosofo").
Dichiara il critico: «Non è compito della commedia condannare il male, ma mettere in ridicolo la mancanza di conoscenza di sé». Questo sembra caratterizzare anche l'opera di Shakespeare in questione. Continua Frye: «La risoluzione comica fondamentale, quindi, è una liberazione individuale che è anche una riconciliazione sociale». Tuttavia, dovremmo leggere questo pensiero in modo distaccato. The Merchant of Venice si confà a questa definizione, se consideriamo protagonista solamente Antonio (o, magari, Bassanio) e se, conseguentemente, ci accontentiamo del fatto che la liberazione riguardi solo i cristiani. Rimane che una riconciliazione sociale non avviene: i cristiani sono coesi, alla fine del dramma, come lo sono sempre stati dall'inizio, e Shylock non è contemplato in questa riconciliazione. Ovviamente, anche nella tradizione il "parassita" era destinato a perire e a essere escluso dal lieto fine, ma Shakespeare non è Menandro né Aristofane e la sua non è una commedia classica.
Riteniamo, pertanto, più giusto appoggiare solo parzialmente le osservazioni dello studioso canadese: la tragedia è ugualmente percepibile. Anche se si dubitasse su chi sia, tra i due personaggi principali, il protagonista, in entrambi i casi si ha a che fare con un dramma personale. Il linguaggio, casto come in nessun'altra commedia shakespeariana, copre più livelli di registro, da quello tragico e fortemente drammatico a quello più basso e comico. Anche la scelta linguistica, quindi, pone il testo in una categoria difficile da definire.
L'amechania immobilizza Antonio e Shylock, come avviene agli eroi nella tragedia. Potremmo definire la sconfitta di Shylock funzionale allo scioglimento della commedia – il cattivo perde e i "buoni" continuano a vivere felici – se non fosse che nemmeno Antonio è un vincitore.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Shylock. Da Shakespeare a Wesker
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Informazioni tesi
Autore: | Remigio Del Greco |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lingue e culture moderne |
Relatore: | Alessandro Gebbia |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 147 |
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