Valutazione anatomo-funzionale in pazienti sottoposti ad espansione rapida del mascellare chirurgicamente assistita
Separazione dei processi pterigoidei
Una delle più diffuse varianti dell’intervento è quella che prevede la separazione dei processi pterigoidei (Betts, Vanarsdall, Byloff). Assieme alle aperture piriformi e al contrafforte zigomatico, i processi pterigoidei vengono considerati come una delle aree di maggior resistenza all’espansione del mascellare; tuttavia, molti chirurghi preferiscono non intervenire in quella zona così delicata, a causa di un rapporto rischi/benefici troppo alto (Goldenberg, Glassman, Lehman, Marin). In particolare, tra le complicanze più frequenti all’intervento in questa regione è descritta la lesione dell’arteria palatina discendente, che causa una copiosa emorragia, oltre che del plesso venoso pterigoideo. Diversi studi hanno analizzato questa questione. Vasconcelos et al. nel 2006 misero a confronto in uno studio caso-controllo due gruppi di pazienti in età compresa tra i 18 e i 40 anni sottoposti ad espansione chirurgica del palato: i risultati sui soggetti operati con tecnica standard erano sovrapponibili a quelli in cui era stata praticata la separazione dei processi pterigoidei. Alla stessa conclusione giunsero nel 2006 Han, Kook e Park analizzando casi di ipoplasia mascellare operati con tecnica LeFort I con separazione pterigomascellare e senza: nessuna differenza significativa tra i due gruppi, se non minimamente nell’ampiezza interdentale in regione premolare. Questi risultati smentiscono un importante lavoro di Bays e Greco, i quali riferirono invece come l’osteotomia pterigoidea incrementasse l’espansione, in particolare nel settore posteriore, riducendo l’effetto di apertura “a ventaglio”. Recentemente (2009) uno studio condotto con metodi rigorosi da Laudemann ha utilizzato la TC con ricostruzione delle immagini in 3D per cercare di dare una risposta definitiva al quesito. 50 pazienti adulti sono stati divisi in due gruppi e sottoposti a TC prima e dopo l’intervento chirurgico, e i loro dati comparati usando diversi test statistici. Purtroppo nemmeno questi Autori sono stati capaci di dirimere la questione, in quanto non hanno rilevato grosse differenze tra il tipo di espansione ottenuto con le due tecniche; in compenso si è compreso come la separazione dei processi pterigoidei dia risultati migliori in pazienti con età superiore ai 20 anni e grado maggiore di chiusura delle suture rispetto a quelli più giovani. In conclusione non è possibile affermare con certezza che la separazione pterigomascellare porti a risultati migliori rispetto alla SARME condotta con tecnica standard, e non sembra pertanto consigliabile, considerando i rischi annessi a tale procedura.
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Valutazione anatomo-funzionale in pazienti sottoposti ad espansione rapida del mascellare chirurgicamente assistita
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Informazioni tesi
Autore: | Giuseppe D'Alessio |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Seconda Università degli Studi di Napoli |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Odontoiatria e Protesi Dentaria |
Relatore: | Gregorio Laino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 142 |
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