Analisi del gioco e utilizzo di giochi a punteggio speciale nella pallavolo femminile di serie provinciale
Scopo della rilevazione dati nella pallavolo dei campionati provinciali
Lo sport olimpico della pallavolo è una tra le più diffuse discipline sportive. Considerando i soli tesserati atleti della FIPAV, federazione italiana pallavolo, si hanno 331.785 giocatori di cui 245.815 femmine e 85.970 maschi, secondo gli ultimi dati. Quindi si trova al secondo posto dietro al calcio che è lo sport nazionale. Negli ultimi anni si è avuto un costante aumento dei tesserati anche grazie al lavoro promozionale nelle scuole con vari progetti, all’abbassamento dell’età dell’attività federale e alla luce dei successi delle nostre rappresentative nazionali in particolar modo per quella femminile, recentissima vincitrice della coppa del mondo 2011.
I campionati della FIPAV si suddividono principalmente in campionati di categoria, che sono giovanili, e in campionati di serie, che non dipendono dall’età dei partecipanti. L’attività giovanile è già possibile dai cinque anni con i vari livelli di minivolley prima e poi con i campionati under (dalla under 12). Solo per la fascia elementari abbiamo un quarto del totale delle tesserate. I campionati di serie si suddividono in:
- campionati nazionali, cioè A1, A2, B1, B2;
- campionati regionali, cioè serie C e D;
- campionati provinciali, cioè prima, seconda e terza divisione.
Troppo spesso corsi allenatori, aggiornamenti e convegni trattano di una pallavolo che è tipica dell’alto livello che rappresenta solo una piccola parte dei campionati di serie (il 3-4% contro l’80% invece rappresentato dalle serie provinciali).
I campionati provinciali, identificati come la vera base del movimento pallavolistico (nei campionati di serie), richiedono studi appositi, e quello che è stato pensato per l’alto livello potrà applicarsi solo in parte o comunque con un forte adattamento al livello considerato. Saranno quindi importanti in questa luce scout e statistiche su quello che avviene durante una gara per ricavare utili informazioni al fine di programmare allenamenti e stabilire obiettivi di squadra e individuali più specifici (necessariamente adattati anche in termini di costi, di mezzi, di personale e di tempo occorrenti).
In uno sport “open-Skill” come la pallavolo dove il susseguirsi degli eventi porta situazioni sempre diverse, l’utilizzo della statistica e del rilevamento dati (Scouting) permette di scomporre la gara nei suoi elementi più frequenti e permette un approccio ad uno studio più specifico, da affiancare alla sola osservazione sul campo; è importante quindi una valutazione più oggettiva di quello che è successo. A tal fine sono utili la rilevazione dei dati dell’incontro (che in gergo tecnico è chiamata scoutizzazione) e l’analisi statistica di questi dati.
Questo consentirà di avere importanti riferimenti per la programmazione dell’allenamento, per valutare punti forti e deboli in primis della propria squadra e poi di quella avversaria, di valutare la prestazione dei propri giocatori con importanti feedback per essi.
Le principali fonti di dati da noi evidenziate sono:
- Il semplice referto di gara spesso sottovalutato
- Lo scout manuale sia in allenamento sia in partita
- Lo scout video fatto durante o dopo il match
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Analisi del gioco e utilizzo di giochi a punteggio speciale nella pallavolo femminile di serie provinciale
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Informazioni tesi
Autore: | Luciano Rando |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | università telematica san raffaele roma |
Facoltà: | Scienze Motorie |
Corso: | Scienze delle attività motorie e sportive |
Relatore: | Matteo Quarantelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 133 |
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