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L'Intelligenza Artificiale come leva di cambiamento nella Pubblica Amministrazione. Disciplina e strumenti giuridici.

Sanità 4.0: l’I.A. per l’innovazione sanitaria

Questo paragrafo si concentra sull'impiego dell'Intelligenza Artificiale nel settore sanitario italiano, che sta vedendo e vedrà sempre più l'integrazione di tecnologie avanzate, esplorando le diverse forme di I.A. applicabili, i casi di successo, i vantaggi e le sfide che l'I.A. porta con sé, nonché le normative vigenti e le prospettive future.
Attualmente, l’Intelligenza Artificiale sta coinvolgendo sempre più il settore sanitario, soprattutto nelle diagnosi, nella creazione di terapie innovative, nel monitoraggio dello stato di salute ma anche nel migliorare l’efficienza amministrativa del settore. Infatti, ci sono molti esempi di adozione dell’I.A. come l’utilizzo di applicazioni robotiche in sostituzione di interventi umani, software di data mining che consentono di effettuare trattamenti personalizzati sulla base del tipo di paziente, per non dimenticare le app e le piattaforme di telemedicina che consentono l’interconnessione tra medici, operatori sanitari e pazienti. La rivoluzione principale nel campo della medicina non riguarda tanto l’utilizzo di strumenti all’avanguardia quanto il cambiamento nelle conoscenze del medico che utilizza i dati per definire nuove terapie, andando a modificare l’interazione con il paziente, che al momento presenta ancora un approccio evidence-based medicine, ovvero si basa sulle conoscenze derivanti da studi clinici e ricerche scientifiche.
I benefici derivanti dalla digitalizzazione della medicina sono indiscutibili: consente di effettuare diagnosi rapidamente, fare osservazioni accurate sui pazienti ed evitare errori nella gestione dei dati. Infatti, la caratteristica principale dell’I.A. è quella di raccogliere ed elaborare una grande quantità di informazioni in tempo reale relative alle persone. Di conseguenza, si tratta di un settore in cui l’applicazione di tecnologie avanzate resta ancora limitata, soprattutto a causa dei problemi legati all’utilizzo dei dati sanitari da parte di aziende farmaceutiche e informatiche ai fini commerciali.
Prima di esplorare le criticità legate all’utilizzo dell’I.A. in ambito sanitario, si va ad analizzare le tipologie di sistemi utilizzabili nonché i campi di applicazione e i vantaggi che potrebbero portare nel settore.
La sanità digitale, o e-health, è un campo relativamente giovane che ha iniziato a prendere forma all’inizio del 2000 perseguendo diversi obiettivi: facilitare l’accesso ai servizi, creare dei centri unici di prenotazione (CUP), ottimizzare la connessione tra professionisti sanitari tramite la rete, introdurre il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), ovvero la storia clinica del paziente, e la telemedicina, che consente ai medici di assistere i pazienti a distanza. Negli ultimi anni, con l'evoluzione dell'Intelligenza Artificiale e del machine learning, la sanità digitale ha raggiunto nuovi livelli di sofisticazione, infatti, esistono algoritmi avanzati in grado di analizzare immagini mediche, predire l'andamento di malattie croniche e supportare i medici nelle diagnosi. Attualmente, la pandemia COVID-19 ha accelerato ulteriormente la digitalizzazione della sanità, grazie anche al PNRR che prevede nella Missione 6 Salute il potenziamento degli strumenti già esistenti e dell’assistenza sanitaria territoriale, allo scopo di rendere i servizi più accessibili.
Tra le principali soluzioni adottate si citano i sistemi di machine learning, soprattutto nell’ambito della medicina di precisione, in grado di prevedere i trattamenti sanitari con maggiore probabilità di successo sulla base dei dati del paziente; in questo modo è possibile garantire una maggiore qualità della cura e gestione delle risorse, grazie alla personalizzazione della terapia. Sono utilizzabili anche sistemi più potenti, come il deep learning, che consente di evidenziare errori o margini di miglioramento in modo più preciso e puntuale rispetto alle capacità umane, non solo nelle cure dei pazienti ma anche nei processi organizzativi e amministrativi. Inoltre, i medici hanno la possibilità di monitorare i propri assistiti a distanza, grazie a dispositivi indossabili in grado di fornire dati su pressione e ossigenazione del sangue, battito cardiaco, elettrocardiogramma. Esistono molte soluzioni già create a questi scopi, come i sensori intelligenti che, basandosi sull’approccio IoMT (Internet of Medical Things20), consentono di misurare e analizzare dati, basti pensare alla sperimentazione degli smart socks PUP negli Stati Uniti, dotati di sensori di pressione che lanciano un alert tramite uno smart badge, per la prevenzione delle cadute dei pazienti neurologici. I sensori smart possono essere utilizzati anche in ambito amministrativo, per esempio, in sistemi automatizzati che consentono di monitorare le attività del personale sanitario e di gestire i magazzini in modo più efficiente. Anche se l’Italia è lenta nell’implementazione di queste soluzioni, alcune aziende sanitarie stanno adottando tecnologie avanzate per il miglioramento delle cure, come l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Siena, che attraverso l’I.A. integrata agli strumenti di risonanza magnetica, ha creato un sistema in grado di raccogliere una grande quantità di dati per garantire la migliore decisione nella definizione della terapia; inoltre, l'ospedale ha in fase di sviluppo un progetto basato sull’I.A. sulla sindrome di Rett21, per prevedere l'insorgenza dei sintomi e la variabilità fenotipica associata.
Da un punto di vista strettamente burocratico, allo scopo di migliorare il rapporto tra i cittadini e i servizi sanitari della Regione Toscana, è stato creato un assistente virtuale chiamato Sara, in grado di interagire con l’utente tramite testi scritti e vocali, e capace di migliorare la propria performance grazie all’interazione continua con i cittadini e la supervisione dei programmatori. In questo modo è possibile ottenere informazioni più velocemente senza dover ricorrere ai servizi informativi telefonici che comportano lunghi tempi di attesa; inoltre, si ritiene che in un futuro vicino, Sara, potrà essere in grado anche di prenotare visite o scegliere/revocare il medico di base.




20 L’Internet of Things, ovvero l’interconnessione tra oggetti che consente la condivisone, la raccolta e l’elaborazione di informazioni, mutuata nell’ambito sanitario, “Internet of Medical Things (IoMT): cos’è, come si fa e quali vantaggi porta alla sanità e ai cittadini” in https://www.internet4things.it/iot- library/internet-of-medical-things-iomt-cose-come-si-fa-e-quali-vantaggi-porta-alla-sanita-e-ai-cittadini/, Network Digital 360, 14 gennaio 2021
21 Sindrome che colpisce prevalentemente la popolazione femminile e provoca un grave o gravissimo deficit cognitivo con la perdita della motricità, delle capacità manuali, dell’interesse all’interazione sociale, O.M.A.R., https://www.osservatoriomalattierare.it/malattie-rare/sindrome-di-rett, 3 novembre 2011.

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L'Intelligenza Artificiale come leva di cambiamento nella Pubblica Amministrazione. Disciplina e strumenti giuridici.

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Informazioni tesi

  Autore: Arianna Leita
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2023-24
  Università: Università degli Studi di Udine
  Facoltà: Economia aziendale
  Corso: Economia e gestione delle amministrazioni pubbliche
  Relatore: Pier Marco Rosa Salva
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 70

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