Il Co-sleeping nell'educazione dei Bambini
Rischi del co-sleeping sui fattori psicologici
In tutte le culture la nascita di un figlio è una benedizione. « Lorsque l’enfant paraît, le cercle de famille applaudit à grands cris», sottolineava già il poeta francese Victor Hugo (2011) ai suoi tempi.
Alla nascita del primo figlio, i genitori ricevono una gamma di consigli a volte contraddittori di esperti, pediatri, parenti, amici, media ed altri genitori. Una sorta di bombardamento di informazioni che conducono, a volte, alla nascita di un dilemma sulle decisioni da prendere per il bene del piccino.
Nel tempo, una certa immagine collettiva si è creata intorno al bambino. Il figlio perfetto è colui che è tranquillo, sereno, non piange, si addormenta tutta la notte, non disturba e lascia i genitori svolgere le loro attività quotidiane. Una tale immagine collettiva (aggiunta alla stragrande maggioranza delle pubblicità) ha contribuito ad elaborare delle classifiche che percepiscono alcuni bambini fin dai primi giorni della loro nascita come viziosi e disturbati psicologicamente. Che strano!
Senza la pretesa di cambiare l’idea veicolata/promossa da anni nella nostra cultura occidentale cercheremo, pur tenendo conto del limitato spazio che abbiamo, di elencare alcuni rischi psicologici collegati al co-sleeping.
Senz’altro uno dei primi rischi identificati dagli operatori sanitari che sconsigliano il co-sleeping è il rischio di dipendenza che porterà il figlio, divenuto più grande, ad essere incapace di addormentarsi da solo.
Inoltre, la condivisione del letto non è raccomandata a causa di una serie di rischi psico-sociali, che sono tra gli altri: disturbi del sonno associati a frequenti risvegli e disturbo dell’attaccamento tra madre-figlio che raggiunge il suo picco nella restrizione dell’autonomia del bambino (Didierjean-Jouveau, 2005; Bortolotti, 2010).
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il Co-sleeping nell'educazione dei Bambini
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Informazioni tesi
Autore: | Epiphane Stéphane Nayéton |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Libera Univ. degli Studi Maria SS.Assunta-(LUMSA) di Roma |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Scienze e tecniche psicologiche |
Relatore: | Caterina Fiorilli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 45 |
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