Skip to content

La considerazione dell'articolo nella tradizione grammaticale dal cinque all'ottocento

Riflessione sulla grammatica nel Settecento: Domenico Maria Manni (1737)

La novità più importante che si verificò durante il Settecento è il graduale avvicinamento della grammatica alla scuola, in risposta a nuove esigenze didattiche. E' in questo periodo che l'insegnamento della lingua italiana entrò ufficialmente nelle scuole, dove prima s'insegnava solo la lingua latina; perciò le grammatiche precedenti risultavano estranee alla scuola.
I modelli grammaticali latini sono ancora un punto di riferimento insostituibile, anche se assumono un ruolo diverso a seconda dello scrittore, ad esempio sono più vicini agli schemi latini gli autori con finalità didattiche e sistematiche, mentre chi preferisce un impianto più discorsivo, come il Manni, se ne distacca. In realtà possiamo notare una tendenza, già sottolineata per i secoli precedenti, che vede nel ricorso agli schemi della grammatica latina un modo sicuro per raggiungere la precisione nella descrizione della lingua italiana e nella classificazione delle sue caratteristiche.

Le Lezioni di lingua toscana del Manni, Accademico della Crusca e erudito, si tennero presso il Seminario Arcivescovile di Firenze nel 1736, in occasione dell'elezione dell'arcivescovo Giuseppe Maria Martelli, il quale tentò per la prima volta di inserire ufficialmente nelle scuole l'insegnamento della grammatica volgare. L'arcivescovo, che sentiva come necessario l'insegnamento del volgare, soprattutto per le persone di Chiesa, in modo che potessero spiegare a tutti, anche a coloro che non conoscevano il latino, i concetti fondamentali delle Scritture, incaricò il Manni di redigere una breve grammatica della lingua toscana.
Nonostante che il pubblico a cui l'opera era destinata fosse composto di giovani, il loro livello culturale spinse il Manni a non comporre un manuale didattico e organico, ma a discutere questioni particolari, spesso filologiche, dando per scontate alcune conoscenze basilari della grammatica che gli allievi dovevano già possedere, in quanto conoscevano le regole della lingua latina.

Nelle sue Lezioni di lingua toscana (1737) il Manni descrive, per quanto riguarda le parti del discorso, solo il nome, il pronome, il verbo e l'avverbio, non nominando mai l'articolo determinativo, nemmeno all'interno di una di queste categorie. L'unico riferimento alle particelle il, lo, la, gli, li e le si trova tra i pronomi, ma non in quanto articoli, bensì come pronomi, nei significati di: lui, lei, loro (ed a lui) ed esse (ed a lei).
Per quanto riguarda l'articolo indeterminativo è curioso che, pur nominando all'interno della categoria del nome i numerali, non vi sia nessun riferimento alle particelle uno ed una.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La considerazione dell'articolo nella tradizione grammaticale dal cinque all'ottocento

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Francesca Luzzi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Lettere
  Relatore: Andrea Dardi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 61

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

linguistica
grammatica
ottocento
cinquecento
bembo
articolo
romani
fortunio

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi