Definizione di una politica di gestione di Green Content Delivery Network (CDN)
Riempimento Adattivo degli F-Buffer
Riempimento Adattivo: Cluster in modalità standard
L’adozione dello Sleep Mode presuppone attente scelte progettuali al fine di non renderne l’utilizzo un boomerang in considerazione del fatto che, se da un lato è inopinabile che il risparmio energetico è considerevole, dall’altro l’aumento dei costi relativi ai tempi di consegna rischia di comportare consumi più alti di quelli che si registrano senza l’introduzione di tale modalità.
Per ovviare a tale problema l’attenzione si è focalizzata sulla funzione degli F-Buffer: come esposto nel paragrafo 4.9 ogni Server replica il contenuto richiestogli dal Client nel proprio Favourite Buffer per renderne in futuro la ricerca più veloce, ovvero per abbassare i propri tempi di consegna; con l’entrata in Sleep Mode di uno o più Cluster i tempi di consegna relativi all’intero sistema, e non solo ai singoli Server, si alzano considerevolmente ogni qualvolta un contenuto non sia reperibile se non nei Cluster in sleep: ecco quindi agire il Riempimento Adattivo il quale svolge la funzione di replicare più intelligentemente i contenuti del sistema.
Funzione propria del Riempimento Adattivo sui Cluster in modalità standard è di rendere gli F-Buffer dei propri Server disponibili a replicare unicamente i contenuti provenienti da Cluster in sleep: in tal modo il 2ARiC sarà in grado di soddisfare un maggior numero di richieste senza dover necessariamente “passare” per i Cluster in Sleep Mode i quali, ricordiamo, forniscono risposte costose.
Tramite tale accorgimento il costo totale imputabile ai tempi di consegna si manterrà su livelli ragionevoli, senza dunque intaccare la validità della politica di sleep dei Cluster.
Riempimento Adattivo su Cluster in Sleep Mode
Un’attenta riflessione sulle possibilità offerte dallo storage degli F-Buffer ha portato alla definizione di una tecnica di replica dei contenuti che porti a ridurre ulteriormente i consumi energetici di una CDN.
Se è vero che un Server in Energy Saving comporta costi energetici minori, è fuor di dubbio che un Server in stand-by (sleep) apporti benefici ancora superiori.
Ma è possibile disattivare un Server? Allo stato attuale la risposta è no, perché verrebbe meno l’ipotesi iniziale sull’Infallibilità della ricerca (paragrafo 4.3); il Riempimento Adattivo ha il compito in questo caso di rendere possibile lo stand by di alcuni Server.
Per comprenderne il funzionamento basiamoci su un esempio.
- Una CDN è composta da 100 Server divisi in 10 Cluster; i dati presenti sono 1000, ogni Server avrà dunque S-Buffer di 10 elementi e F-Buffer di 5.
Poniamo un Cluster in Sleep mode: gli F-Buffer dei suoi Server non miglioreranno più in alcun modo i tempi di consegna e non muteranno i propri contenuti finchè il Cluster non torni in modalità completa: tale comportamento è dovuto alla mancanza totale di Client che effettuino richieste.
Secondo la politica del Riempimento Adattivo i contenuti degli S-Buffer dei primi 3 EdgeServer verranno replicati negli F-Buffer dei restanti 7 Edge Server; in dettaglio:
10 contenuti X 3 S-Buffer = 30 contenuti;
5 elementi X 7 F-Buffer = 35 elementi
A questo punto i contenuti originariamente dislocati nei 10 Server componenti il Cluster si troveranno completamente in soli 7 Server: ecco che ben 3 Server potranno entrare in stato di sleep (e i restanti permanere in stato Energy Saving).
L’Infallibilità della ricerca sarà garantita (gli F-Buffer non verranno modificati vista l’assenza di Client richiedenti) e il costo energetico verrà abbattuto del 33,3% per ogni Cluster in Sleep Mode.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Definizione di una politica di gestione di Green Content Delivery Network (CDN)
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Informazioni tesi
Autore: | Paolo Campagna |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Catania |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria dell'informazione |
Relatore: | Giovanni Schembra |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 102 |
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