Il Polesine del 1951: una comunità distrutta dalla catastrofe o una popolazione che ha tratto dalla propria unione la forza per reagire al dramma?

Il Polesine, sessant'anni fa, ha vissuto la pagina più drammatica della propria storia. Parallelamente, però, ha avuto la possibilità di provare un sentimento difficile da raccontare a parole: la gratitudine verso tutti coloro che hanno operato per dare man forte ad una popolazione in ginocchio.
Con questo elaborato si è cercato di riportare alla luce un evento fondamentale per l'evoluzione della comunità e dell'identità polesana, analizzando i fatti con gli occhi dei suoi abitanti.
Le interviste effettuate ai figli dei "reduci" all'alluvione hanno permesso l'inserimento di dati ed eventi altrimenti non rintracciabili negli incartamenti attualmente disponibili (la documentazione antecedente gli anni sessanta, infatti, è difficilmente reperibile per via del cattivo stato di conservazione in cui si trova).
Grazie alle loro parole, ai materiali raccolti e al riordino delle fonti disponibili, si è prodotto questo documento incentrato sulla solidarietà e sul sostegno al superamento di una tremenda calamità.
In occasione della tragedia che colpì la Regione, la risposta degli abitanti fu davvero positiva in virtù del fatto che l'intera popolazione visse diversi momenti accomunati prima da un sentimento di angoscia, di dolore, poi dall'unione e dalla forza per la ricostruzione, infine l'unità della comunità polesana fu evidente nel ritorno alla normalità e nel mantenimento di un ricordo vivo nella propria memoria.
La storica esperienza fu vissuta dai cittadini (e in particolare dagli alto - polesani) come occasione di dimostrazione della propria capacità di assumere ruoli diversi, a seconda del momento, con grande tenacia e resistenza.
Tutti coloro che si mobilitarono erano da poco usciti dall'esperienza bellica della seconda guerra mondiale e agirono spinti dalla volontà di salvare persone e cose. Non vi fu mai, in loro, preoccupazione per ciò che la loro azione avrebbe potuto significare.
Gli anziani di oggi possono raccontare ai propri eredi l'esperienza frutto di una sinergia di sentimenti che andarono dalla sofferenza all'impegno, alla solidarietà, alla speranza.
Ora sta a loro saper ascoltare, comprendere, imparare la lezione di chi questi momenti li ha vissuti e ha insegnato una storia che non si può studiare nei libri e che si evolve sotto diversi profili: quello umano dell'azione immediata nel momento in cui le acque portavano via ogni cosa; quello della solidarietà dei tanti che offrirono ai polesani; quello della conoscenza della situazione di ieri e di quella di oggi che dev'essere tramandata per mantenere forte il ricordo di quei giorni.