Valutazione sperimentale e simulativa per un ricevitore di segnali di modo S
Ricevitori ADS-B
Questo tipo di ricevitori servono per creare un sistema di sorveglianza ed utilizza gli extended squitter come strumento per poter comunicare.
I dati relativi al velivolo sono ottenuti dal sistema di navigazione a bordo del velivolo e vengono, poi, inviati in modalità broadcast. A questo punto, ogni utente, in grado di decodificare tali messaggi, può visualizzare un’immagine che rappresenta il traffico aereo circostante. È un tipo di sistema che porta dei vantaggi nei confronti del traffico aereo:
- tramite questo sistema si possono sorvegliare delle zone in cui prima tale sorveglianza era assente o limitata (basse quote, superfici aeroportuali, aree oceaniche e desertiche);
- il dato che rappresenta la posizione del velivolo, che viene inviato dal transponder di bordo, può essere utilizzato per riscontrare delle incoerenze con i dati ottenuti dal sistema stesso;
- si possono aggiungere delle funzioni al sistema come “trajectory prediction”, “conflict detection” e “ conflict resolution”;
- i dati che sono in possesso sia del controllore di volo che del pilota sono gli stessi. Questo è un vantaggio perché permette una collaborazione che comporta un minor carico di lavoro da parte del controllore.
Oltre ai vantaggi, il sistema ADS-B, comporta dei limiti:
- siccome il dato inviato dal transponder di bordo, viene utilizzato sia per effettuare la navigazione, sia per fornire sorveglianza, un errore comporta l’invalidità di entrambe le funzioni;
- non tutti gli aeromobili e i mezzi hanno in dotazione questo sistema. Ciò comporta l’utilizzo di un sistema supplementare (TIS-B, Traffic Information Service-Broadcast) che rimedi a questa mancanza.
L’antenna che questo tipo di sistema utilizza è omnidirezionale visto che tutte le informazioni sono contenute all’interno del messaggio e quindi il ricevitore degli squitter non deve ricavare la posizione del target. A valle dell’antenna si trova il filtro preselettore che filtra il segnale e lo invia al LNA che a sua volta lo amplifica. Dopodiché entra nel mixer per poter essere portato alla frequenza intermedia (IF). Infine passa nel ricevitore logaritmico. Ora il segnale può accedere alla parte digitale del sistema che lo campiona e lo quantizza. A questo punto il segnale è pronto per essere decodificato ed il ricevitore è in grado di estrarre il messaggio.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Valutazione sperimentale e simulativa per un ricevitore di segnali di modo S
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Informazioni tesi
Autore: | Leonardo Giommi |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Roma Tor Vergata |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria delle telecomunicazioni |
Relatore: | Gaspare Galati |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 122 |
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