Il déjà vu: una rassegna del fenomeno
Retrospective Reports
Gran parte delle ricerche sono state condotte con valutazioni retrospettive di due tipi:
1. brevi sondaggi per valutare la frequenza
2. lunghi questionari volti a valutare diversi aspetti del déjà vu.
Sebbene i brevi sondaggi comprendono una o due domande (per esempio, avete mai avuto un'esperienza di déjà vu?; Quanto spesso avete un'esperienza di déjà vu?), i questionari retrospettivi sono finalizzati a chiarire circostanze fisiche e psicologiche più complesse che caratterizzano il déjà vu. Neppe (1983e) ha sviluppato dei questionari da somministrare attraverso interviste, sia quantitativi (frequenza, durata) che qualitativi (intensità emotiva, chiarezza di esperienza) e Sno, Schalken, de Jonghe, e Koeter (1994) in seguito raffinarono ed estesero tali lavori.
Entrambi gli strumenti si concentrano su i seguenti fattori:
1. definizione dell'argomento (setting, le azioni di chi risponde, parole pronunciate)
2. frequenza (quanto spesso, prima esperienza),
3. circostanze personali (dove, quando, facendo che cosa ),
4. lo stato fisico (affaticato, reazioni di rabbia, ebbro/eccitato)
5. reazioni psicologiche (emozioni, percezione del tempo, la consapevolezza del corpo)
6. dimensioni psicologiche ausiliari (sogno, memoria)
7. abitudini personali (frequenza di viaggi)
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il déjà vu: una rassegna del fenomeno
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Informazioni tesi
| Autore: | Elisa Marenzi |
| Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
| Anno: | 2013-14 |
| Università: | Università degli Studi di Parma |
| Facoltà: | Psicologia |
| Corso: | Scienze del Comportamento e delle Relazioni Interpersonali e Sociali |
| Relatore: | Nadia Monacelli |
| Lingua: | Italiano |
| Num. pagine: | 41 |
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