Analisi tecnica e normativa sul condizionamento dell'aria in ambienti ospedalieri

Facendo capo ad un’unica UTA, i canali di mandata e ripresa dell’aria, a sezione rettangolare, si diramano in modo da servire i terminali di diffusione disposti e dimensionati in modo da ingombrare il meno possibile. Gli allegati B e C riportano rispettivamente lo schema unifilare e bifilare della rete di mandata (in rosso) e ripresa (in blu) dell’aria, con rappresentati i relativi terminali; l’allegato D mostra la sezione della sala operatoria per una migliore comprensione del meccanismo di ripresa e mandata dell’aria.

La scelta del tipo di terminali e della loro posizione, segue la logica di un buon lavaggio dell’ambiente e di una bassa rumorosità. Al fine di evitare la creazione di zone di ristagno dell’aria e per consentire la pulizia totale dell’ambiente, si è adottata nei locali ancillari la diffusione dell’aria mediante terminali a flusso turbolento posti sul controsoffitto e ripresa dal basso mediante bocchette opportunamente disposte sulle pareti, a dovuta distanza dal pavimento.
Si sono scelti diffusori ad effetto elicoidale in grado di garantire una elevata induzione, una rapida compensazione della temperatura ed una veloce riduzione della velocità di lancio associati ad una bassa potenza sonora.

Per la sala operatoria si sceglie un sistema a flusso unidirezionale. Come ampiamente discusso nel paragrafo 2.5.3, tale sistema è caratterizzato da aria che fluisce in un’unica direzione con linee di flusso parallele. È un flusso a bassa turbolenza che evita il propagarsi dei contaminanti locali, favorendone la rapida espulsione grazie ad un effetto pistone che può verificarsi solo in assenza di ostacoli. Tale sistema rappresenta la soluzione estrema per rimuovere gli inquinanti: la contaminazione cresce linearmente dal punto di immissione dell’aria al punto di ripresa e la sua diffusione avviene prevalentemente lungo le linee di flusso del moto, ove queste sono indisturbate.