Il mercato delle case d'asta italiane: problemi creati da un regime giuridico di circolazione controllata

Direttamente collegato alla Convenzione di Roma del 1980 è il Regolamento Roma I, (CE) n. 593/ 2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 giugno 2008, sulla legge applicabile alle obbligazionicontrattuali.
Tale regolamento sostituisce la convenzione di Roma, trasformandola in uno strumento comunitario e, al contempo, rendendola più moderna. Insieme a Bruxelles I e a Roma II , tale regolamento stabilisce un insieme di regolevincolanti di diritto internazionale privato per le obbligazioni contrattuali ed extracontrattuali in materia civile e commerciale. La convenzione di Roma resta fornisce i criteri generali di interpretazione per il regolamento Roma I42.
La conversione della Convenzione in Regolamento comunitario presenta diversi vantaggi: innanzitutto la convenzione di Roma comportava la necessità per gli Stati membri di concludere e ratificare nuovi trattati di adesione ad essa con i paesi che entrano via via a far parte dell'Unione Europea, il regolamento invece è direttamente applicabile ed entra in vigore in modo automatico in tutti gli Stati membri compresi i futuri paesi comunitari. La convenzione attribuisce inoltre ai paesi contraenti la facoltà di presentare riserve ad alcune sue norme, mentre il regolamento è obbligatorio in ogni suo elemento, esclude le riserve ed entra in vigore in modo uniforme sul territorio comunitario. La convenzione formalmente non appartiene al sistema comunitario, mentre il regolamento rientra nel sistema unitario di diritto internazionale privato comunitario.
La trasformazione è stata resa agevole anche dalla coincidenza tra gli stati contraenti la Convenzione di Roma e gli stati membri dell' Unione europea tranne la Danimarca, nei confronti delle quali si continua ad applicare la convenzione di Roma.