Sviluppo di un sistema di climatizzazione da remoto in ambito domotica

L’ultimo e più importante modulo di cui è composto il progetto è il rapd.py, il cui activity diagram è riportato in figura 7.8. Esso si occupa di raccogliere tutti i dati esterni, dai sensori e dal cloud e decidere quali dispositivi azionare.

Il principio di funzionamento è il seguente:
* viene istanziata una classe principale, che si occupa di creare e popolare uno scheduler con riferimento orario UTC.
* lo scheduler viene programmato in modo da fare polling dei seguenti elementi:

1. ogni 60 secondi vengono controllate eventuali modifiche sul calendario Google, se ve ne sono esse vengono analizzate ed inserite nello scheduler;
2. ogni 15 secondi vengono controllate le condizioni meteo, se sono avverse viene eseguita una ritrazione di emergenza;
3. ogni 10 minuti viene controllata la temperatura interna e nel caso in cui la policy sia «auto» viene ricalcolato il nuovo target di temperatura. Se il target non è raggiunto vengono intraprese azioni correttive;
4. al cinquantanovesimo minuto di ogni ora viene inserita nel calendario una pagina di rapporto orario con le letture dei sensori;
5. alla mezzanotte, calcolata secondo l’ora locale, viene inserita una pagina con il rapporto del giorno appena passato;
6. ogni 60 secondi viene scritto su standard output un rapporto con la lettura attuale dei sensori;
7. ogni ora viene controllato l’orario di alba e tramonto ed impostata l’apertura e chiusura delle tende e delle serrande, ove non fosse già presente.
8. nei mesi in cui avviene il passaggio dall’ora solare a quella legale, ogni domenica mattina dopo le 02:00 o dopo le 03:00, a seconda dei casi, viene controllato se è avvenuto un cambio dell’ora.

Tutte le modifiche apportate dal sistema, vengono sempre scritte su Google Calendar, e da esso, durante il ciclo di controllo, tornano allo scheduler. Questa scelta, che può sembrare inutilmente complessa rispetto all’inserimento diretto nello scheduler, permette di garantire la coerenza tra quanto visibile all’utente e quanto effettivamente programmato.
Se si fossero eseguiti due inserimenti distinti, si sarebbe potuta verificare un’incongruenza nell’eventualità di un errore di comunicazione verso Google.