La politica energetica europea: alla ricerca di un nuovo paradigma
Questioni di sicurezza internazionale: la CECA
Con il Trattato sulla Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA), firmato a Parigi nel 1951, la Francia, la Germania, l'Italia e i paesi del Benelux diedero vita alla prima Comunità europea. Scopo di questa prima comunità era quello di introdurre la libera
circolazione del carbone e dell'acciaio e garantirne il libero accesso. Un'Alta Autorità comune, antenata della moderna Commissione Europea, era preposta a vigilare sul funzionamento di questo limitato mercato comune. Accanto ad essa venne creato anche un Consiglio speciale dei Ministri, un’Assemblea comune e una Corte di giustizia. Già allora si andava delineando una struttura istituzionale particolare e differente dalle comuni organizzazioni internazionali. La spinta decisiva che portò alla creazione di questa prima organizzazione comunitaria, all'indomani della Seconda guerra mondiale, fu la necessità di far ripartire l'economia del continente europeo. Necessità resa ancora più acuta a causa del dilagare della miseria, dell’instabilità politica e dal prospettarsi di una nuova minaccia ad Est (Di Nolfo, 2008). Per fare ciò era necessario rimettere in moto la macchina industriale tedesca. Ma lo spettro della guerra era ancora troppo vicino per poterlo fare senza accrescere i timori di una risorgente Germania. Fu così che nacque l'idea, di mettere in comune la produzione franco-tedesca del carbone e dell'acciaio e che venne istituita la prima Comunità.
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La politica energetica europea: alla ricerca di un nuovo paradigma
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Informazioni tesi
Autore: | Stefano Salomoni |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Studi europei |
Relatore: | Giorgio Natalicchi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 161 |
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