Analisi della Dinamica della Centralità Commerciale Italiana
Quanto è "internazionale" il commercio estero? Commercio intra ed extra-regionale
Altro aspetto caratteristico del commercio internazionale e del suo riflesso in termini geografici riguarda la presenza di dinamiche regionali, che la precedente indagine su flussi di breve e lunga distanza non era in grado di quantificare con esattezza. In precedenza è stata analizzata la portata del fenomeno osservando la prevalenza di flussi internazionali rispetto a quelli di tipo locale o regionale, ma senza differenziare in alcun modo tale segmentazione su scala mondiale. Se in precedenza l'elemento di analisi era incentrato sulla distanza geografica, in questo caso si osserva la segmentazione operata tra commercio intra-regionale ed internazionale in senso stretto. La regione geografica è un paradigma in grado di descrivere in maniera generica la distanza che intercorre nelle relazioni commerciali: considerare una singola area geografica ben definita permette di considerare ulteriori fattori storico-culturali che una mera analisi della distanza chilometrica non è in grado di cogliere. L'obiettivo finale sarà quello di verificare se il commercio si può considerare a tutti gli effetti come un fenomeno realmente internazionale o se al contrario prevalgono aspetti di tipo locale e caratteristiche di regionalità. La stessa Banca Mondiale si è espressa più volte circa la composizione dei flussi commerciali e delle dinamiche regionali. In passato prevaleva una generica dinamica commerciale di tipo Nord-Sud, laddove il Nord (in genere con questo termine si indicano le economie più evolute, come Europa e Stati Uniti) esportava beni manufatti nei Paesi del Sud, ed a sua volta riceveva da essi materie prime. Nella fase di globalizzazione più recente, essenzialmente dagli Anni'50, il commercio ha assunto connotati tipici delle relazioni intra-industriale e, in buona sostanza, coinvolge prevalentemente Paesi dotati di livello di sviluppo simili. La modalità scelta per osservare queste caratteristiche nel corso di questa trattazone è incentrata sulla classificazione delle varie regioni del mondo, andando a considerare sia la percentuale di flussi rivolti ai Paesi limitrofi contro quelli orientati in altre regioni, sia il numero effettivo di flussi aventi le stesse direzioni. La segmentazione dei Paesi del mondo in macro-regioni geografiche ricalca la classificazione stabilita dal'UN Statistic Division. Per ciascuna di queste aree si andrà ad osservare il valore ed il numero di relazioni commerciali stabilite con i Paesi della propria regione e con nazioni appartenenti ad altre aree.
Per ogni regione osservata si riscontrano degli elementi ricorrenti: in primo luogo, considerando il valore dei beni e dei servizi esportati, prevalgono in termini percentuali i flussi internazionali rispetto a quelli intrapresi con economie della stessa regione. Questo risultato non dovrebbe sorprendere, confermando i risultati ottenuti nel precedente paragrafo in termini di valore delle esporazioni: in termini di valore dell'export, la distanza non incide e prevalgono i flussi commerciali a lunga distanza. Dall'analisi dei dati emerge tuttavia che tale affermazione è tanto più evidente prendendo in considerazione regioni a basso sviluppo economico: in tal caso i flussi orientati a lunga distanza coprono la quasi totalità del valore delle merci esportate, mostrando l'elevata dipendenza delle regioni periferiche rispetto alle relazioni commerciali intraprese con le principali potenze economiche mondiali. Soltanto nel caso di alcune regioni dell'Europa, dell'Asia Orientale e del Nordamerica si avverte una sorta di convergenza, evidente dalla tendenza storica, tra le due tipologie di flusso commerciale, nonostante il commercio intra-regionale appaia di entità comunque inferiore: si tratta per l'appunto delle regioni a maggiore rilevanza strategica in ambito commerciale, composte dai principali Paesi partner. Quale spiegazione ipotizzabile per descrivere tale aspetto degli scambi internazionali? Per quale ragione le regioni meno sviluppate dipendono in modo preponderante da esportazioni effettuate con regioni diverse? Una delle spiegazioni possibili riprende le recenti teorie commerciali, che mostrano la prevalenza di legami intra-industriali tra Paesi dotati di livelli di sviluppo ed integrazione economica simili. L'elevata dipendenza delle regioni periferiche è dovuta dalla mancata capacità di integrazione locale dei rispettivi mercati, considerando in questa fase soltanto il valore dei beni e servizi scambiati.
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Analisi della Dinamica della Centralità Commerciale Italiana
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Informazioni tesi
Autore: | Andrea Accattoli |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Macerata |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia del Commercio Internaz. e dei Mercati Valutari |
Relatore: | Luca De Benedictis |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 411 |
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