Utilizzo di droni per misure dei deflussi superficiali

I casi di studio, in cui è stato applicato il drone, riguarda un unico corso d'acqua, il Rio Cordon, analizzato in diversi punti, preventivamente identificati, in prossimità della stazione attrezzata appartenente all'ARPA VENETO, localizzata nella parte alta del bacino del Rio Cordon, situata nell'Agordino in provincia di Belluno.
Questa stazione è soggetta dal 1985 ad indagini territoriali e ad un monitoraggio permanente attraverso un dispositivo per la misura integrale dei deflussi liquidi e solidi.
Le prove che seguono consistono in misurazioni dirette di velocità superficiale con l'utilizzo di traccianti idrologici, esse sono state sono state distinte in due fasi.
Nella prima fase sono state eseguite le riprese posizionando il drone sul tratto di fiume artificiale corrispondente alla Stazione Attrezzata, questo si è reso necessario poiché era necessario confrontare i risultati ottenuti con quelli provenienti da altre strumentazioni, al fine di misurare la veridicità del fluido. Riguardo a quest'ultimo capoverso, si fa noto che contestualmente alle prove in oggetto, sono stati eseguiti altri rilevamenti avvalendosi di un mulinello idrometrico ad asse orizzontale.
Alle misurazioni comparative si sono succedute le prove vere e proprie, consistenti nel posizionare, in volo, il drone trasversalmente sulla sezione stabilita e gettare a monte di essa il tracciante composto da materiale vegetale prima e le sfere in pasta modellante poi, con conseguente ripresa del flusso detritico da parte della videocamera; il tutto ripetuto per dieci volte. Il lancio dei traccianti è stato effettuato posizionando lungo l'arginatura del flusso alcuni operatori: questi, premunitisi di una certa quantità di detrito, hanno rilasciato i traccianti cercando di coprire, il più possibile, l'intera superficie del flusso idrico.
La seconda parte delle prove si sono svolte, invece, in un tratto non regimate e di difficile accesso posto a monte della stazione attrezzata. [...]