La prevenzione del disagio giovanile: un'esperienza sul campo
Prospettive nella prevenzione del disagio adolescenziale
Nell'ambito del disagio adolescenziale emerge senz'altro la difficoltà di pensare, progettare e realizzare la prevenzione del disagio giovanile in un'area come quella educativo – sociale.
La prima difficoltà è riconducibile alla ristrettezza e alla scarsità degli investimenti: la prevenzione è sempre stata un po' la cenerentola tra gli interventi in campo sociale e sanitario a cui sono sempre state riservate fondamentalmente le briciole; la prevenzione si nutre tutt'oggi di finanziamenti a termine per cui è sempre molto difficile tenere in piedi strutture stabili che vogliono fare della prevenzione un servizio che dura nel tempo. Oggi qualche passo avanti è stato fatto (con l'approvazione della legge 285/97, della legge 328/2001 … ), ma c'è sempre una sorta di sofferenza e un senso di precarietà che accompagna questo lavoro.
Le altre due difficoltà invece sono più di ordine concettuale e sono collegabili tra loro, per spiegarle si deve analizzare il termine prevenzione. Quando parliamo di prevenzione, individuiamo un' attività che presenta almeno due aspetti, due significati: prevenire come venire prima, prevedere una criticità, che comporta la capacità di disegnare degli scenari futuribili, di intravedere i problemi ancora prima che si manifestino; e prevenire nel senso di venire incontro, di contrastare, di contenere, di combattere fenomeni e comportamenti che si intendono pericolosi, dannosi per l'individuo e per la collettività. Questi due aspetti del prevedere e del contrastare presuppongono l'identificazione chiara di un oggetto da combattere, da contrastare e anche, se possibile, delle cause di questo oggetto, dei fattori che in qualche modo lo favoriscono e lo possono determinare. Qui si incontra una grossa difficoltà nell'individuare l'oggetto: il disagio giovanile. E' questo un termine abbastanza generico che sta ad indicare una fenomenologia abbastanza complessa e che non è così facilmente declinabile in fatti, in comportamenti concreti; ci sono dei comportamenti che possono destare il nostro allarme: comportamenti riguardanti l'insuccesso scolastico, comportamenti di violenza, comportamenti di bullismo, comportamenti riguardanti l'uso di sostanze, ma sono degli epifenomeni, degli agiti alle cui spalle sta un disagio.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La prevenzione del disagio giovanile: un'esperienza sul campo
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Angela Contino |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Catania |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Scienze dell'educazione e della formazione |
Relatore: | Francesca Pulvirenti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 78 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi