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L'infermiere: educatore e ricercatore

Progetto: educazione alla salute in età evolutiva

Occuparsi di questo progetto è importante quanto appassionante e interessante. Si adotteranno delle procedure diverse, rispetto a quelle utilizzate in ambiente ospedaliero, o dalle famiglie stesse verso i propri figli, ma tenendo pur sempre una rete di contatto, in quanto "il bene comune è la salute". Il progetto nasce con lo scopo di tutelare la vita dei ragazzi, attraverso interventi di educazione alla salute che favoriscano l'opportunità di adottare:

1. Stili di vita sani
2. Saper riconoscere i cosiddetti "campanelli d'allarme", con l'obiettivo di prevenire o di contenere gli effetti di patologie nello sviluppo e nella vita adulta.

Proprio la mancata conoscenza, anche delle più semplici norme sanitarie, rappresenta uno dei fattori di rischio predisponente verso le complicanze per la salute, più o meno grave, se non si ricorre nei tempi e nei modi dovuti. In tale ottica s'intende inserire la proposta di un "progetto d'educazione sanitaria" rivolto agli alunni di scuola elementare dal titolo:
"la salute è un bene prezioso impariamo a proteggerla!"

Esso nasce dalla consapevolezza, che in questi ultimi anni l'educazione alla prevenzione delle malattie, è valutato come un intervento primario e basilare verso la prevenzione primaria, presente e futura, ma non solo per le patologie ritenute più gravi (AIDS, epatiti), ma anche per quelle che sono ritenute meno aggressive, ma non per questo secondarie. Infatti, il quadro della sanità nel mondo ha di riflesso mutato le principali tematiche di studio che, se un tempo riguardavano in prevalenza le malattie infettive, oggi fanno riferimento alla prevenzione delle patologie cronico-degenerative. Ed ecco che il progetto mira ad evidenziare quei comportamenti ritenuti per l'utenza "trascurabili" per il benessere del proprio stato di salute. E sulla base dei dati analitici, epidemiologici e conoscenze scientifiche, sono prese in considerazione le problematiche di salute emergenti di maggior rilevanza sociale, ove si può intervenire tempestivamente, alla correzione d'atteggiamenti a rischio.

Scarso numero d'ore dedicate al movimento ed attività fisica -> nonostante ormai vi sia consenso generale sui vantaggi di una vita attiva sulla salute. Inoltre, è noto, che il 60% di coloro che intraprendono un programma di esercizi fisici lo fa principalmente per ragioni estetiche: per perdere peso, per apparire più belli, per essere più in forma, non considerando, il beneficio sullo stato fisico. Oggi, esiste la consapevolezza scientifica che l'attività fisica se praticata in modo regolare, non solo favorisce la migliore funzionalità degli apparati del nostro corpo, ma incide in modo efficace sulla qualità della vita, sullo stato di salute e sul benessere globale della persona, anche nella sua dimensione psicologica.

Fai esercizio fisico!
Vita sedentaria -> Ore quotidiane dedicate ad attività passive (televisione, computer, video-game, lo studio ... ore ed ore seduti !) La sedentarietà è considerata da studiosi e ricerche pubblicate a livello internazionale, come un rilevante fattore di rischio per l'insorgenza di patologie importanti e per la conseguente incidenza sui livelli di mortalità della popolazione adulta.

Comportamenti a rischio -> quali, le cattive abitudini della mancata o inadeguata igiene del cavo orale. Identificato come fattore di rischio. Fra cui la carie che colpisce attualmente oltre il 90% degli individui delle popolazioni altamente civilizzate, interessa ogni ordine di età e mostra la sua maggiore aggressività nell'infanzia e nell'adolescenza. Ed ancora l'inadeguata o mancata igiene delle mani, causa di trasmissione di infezioni.
[...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'infermiere: educatore e ricercatore

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Informazioni tesi

  Autore: Santa Venuto
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Messina
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Infermieristica
  Relatore: Rita Laccoto
Coautore: Rita
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 121

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